Affare Tevez, il countdown ha inizio

 Tevez al Milan, una semplice questione di giorni. Proprio così. L’ormai celeberrimo summit, tenutosi giovedì a Manchester, ha sortito gli effetti desiderati. La concrorrenza del Paris Saint Germain, che cercherà di consolarsi con l’acquisto di Kakà, è stata sbaragliata. Il nostro amministratore delegato, grazie alla sua cavouriana diplomazia, è riuscito a fare prevalere la volontà del giocatore.

E lo sceicco Al Mansour è stato costretto a farsene una ragione. Prestito oneroso, pari a 3 milioni, con diritto di riscatto fissato a 22. E’ questa l’ultima nostra offerta. I vertici degli Sky blues sono moderatamente soddisfatti, ma preferirebbero che il brigante di Ciudadela venisse obbligatoriamente riscattato. Una nostra promessa verbale, in merito, potrebbe però bastare. Se il Manchester City si aggiudicasse la Premier League, per via di una clausola, Tevez usufruirebbe infatti di un raddoppio dello stipendio( da 10 mln a 20 mln ). Il club inglese, non appartenento più Carlitos al progetto, non può correre questo rischio.

In sintesi: Tevez è ad un passo dal Milan. La dirigenza citizen, entro il 31 gennaio, sarà obbligata a cedere. Carlitos vuole solo noi, mentre il Manchester City non può trattenere controvoglia un giocatore che percepisce un ingaggio oltremodo elevato. La trattativa è eccellentemente imbastita. Per ora, Tevez è nostro al 99.99%. Dopo Natale, tra S.Stefano e le 18.55 del 31 gennaio, l’ufficialità.

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