Pato no, Tevez “nì”. E se Ibra…

Con l’amara partita di ieri pomeriggio si è chiusa una settimana molto complicata in casa rossonera, caratterizzata da lento e inesorabile allontanarsi dell’accordo che dovrebbe (o avrebbe dovuto) portare Tevez alla corte di Massimiliano Allegri.

 

Un acquisto, quello del bomber argentino, prima invocato e poi, soprattutto dopo la magra prestazione di ieri, discusso da molti. “Non serve Tevez, gli acquisti bisogna farli a centrocampo e sul lato sinistro della difesa”, hanno tuonato tifosi, giornalisti e anche addetti ai lavori. Ma non tutti propendono per la rinuncia all’attaccante di Ciudadela. La prestazione decisamente incolore di Alexandre Pato, infatti, ha spinto molti a considerare fondamentale l’arrivo dell’Apache. Una cosa è certa: il Manchester City sembra deciso a voler far cassa, mentre i rossoneri sono fermi alla richiesta del prestito. Con due idee così diametralmente opposte, l’affare si fa decisamente duro. IN RIBASSO.

Dicevamo di Pato. La prestazione offerta ieri dal “Papero” rossonero lascia spazio a ben poche interpretazioni. Ha toccato pochissimi palloni e quando gli è andata bene ha combinato più disastri che altro. Non sappiamo se c’è un disegno intorno a lui o meno. Quel che è certo è che se l’attaccante brasiliano non decide a darsi una svegliata, si potrebbe fare davvero dura, sia per lui che per l’intera squadra. Così non può più andare. IN RIBASSO.

I sostenitori del sì a Tevez e la deludente gara di Pato hanno fatto crescere una certezza, che è, allo stesso tempo, una preoccupazione. Zlatan Ibrahimovic è in grado, da solo, di portarsi sulle spalle l’intero attacco milanista. Questa, al momento, sembra una certezza assoluta. La preoccupazione è: per quanto ancora? E se dovesse saltare una o anche più partite? Lo svedesone sta indubbiamente trascinando e mantenendo il Diavolo nei primissimi posti della classifica, ma non ha un degno compagno. Non dobbiamo stare qui a ricordare le recenti prestazioni di Pato e Robinho. Oltre a sperare che i due brasiliani si sveglino, dobbiamo auspicare che Ibra continui a essere l’immenso fuoriclasse che è. Almeno lui… IN RIALZO.

Di tutt’altro spessore è stata, invece, la prestazione dei ragazzi della Primavera, per i quali non ci possiamo esimere dall’esprimere l’ennesimo plauso per una marcia caratterizzata da otto vittorie consecutive e che sembra inarrestabile. La devastante vittoria contro il Cittadella è la netta e indubbia dimostrazione che la squadra di Dolcetti sarà tra le protagoniste nella corsa alla vittoria del Campionato. Fare sei gol a una compagine che prima era dietro soltanto tre punti non è cosa da poco. Non ci resta che sperare che anche la prima squadra ritorni a intraprendere lo stupendo cammino che la Primavera sta portando avanti. IN RIALZO.

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