Thiago Silva, un pomeriggio da dimenticare

Minuto 11: Diamanti recupera un pallone nella trequarti del Bologna, alza la testa, non ci pensa due volte e lancia in profondità Di Vaio. Contemporaneamente, nell’altra trequarti del campo, quella rossonera, Thiago Silva prova un improbabile fuorigioco, tenendo in gioco il bomber del Bologna che con un pallonetto dolce dolce fredda un Amelia addormentato sulla linea di porta e in ritardo nell’uscita. Un errore di lettura dell’azione di gioco, un errore di disattenzione sintomo di poca concetrazione, un errore non da Thiago Silva.

Quando sei il più forte difensore del Mondo non può permetterti errori di questo genere. Quando vieni paragonato alla colonna rossonera la quale è Baresi, non puoi sbagliare un fuorigioco come l’ha sbagliato Thiago Silva. Azione a 40 metri dal brasiliano, lancio in profondità classico della provinciale che riparte in contropiede dopo una palla ribattuta fuori dall’area e Thiago che, al posto di scappare indietro seguendo Di Vaio nella corsa, cade nella tentazione di fare quel passetto in avanti per mettere in off-side l’attaccante avversario, mettendo in scena una figura da calcio amatoriale. Un errore che al Milan è costato tanto, anche se ci ha pensato subito Seedorf a rimettere le cose a posto, ma che alla fine non è stato comunque coperto dai tre punti finali.

Certo, quello di Thiago Silva è stato l’unico errore di una partita che poi ha condotto nella media, cioè sottotono, ma senza altre grandi amnesie difensive. Rispetto allo standard a cui eravamo abituati vedere, un Thiago Silva che sbaglia una lettura difensiva fa effetto, sintomo che anche i grandi campioni a volte sbagliano. Sperando che questa sia l’ultima Silvata.

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