Il City vuole l’esilio, ma il Milan è pronto all’assalto

Tevez sì, Tevez no: è il pomeriggio decisivo (questa volta per davvero). Dopo quasi due mesi dall’inizio dei primi colloqui tra Galliani, Tevez e il suo agente Kia Joorabchian, recentemente e duramente contestati da Al Mubarak, il Milan è pronto all’ultimo assalto. Manchester City che, stando alle ultime indiscrezioni pubblicate online dal The Sun, sarebbe intenzionato a trattenere l’Apache sino al termine del suo contratto (che scade nel 2014), costringendolo all’esilio pur di “svenderlo”, secondo loro, ai rossoneri ma non solo.

La squadra dello sceicco Mansour, tuttavia, è anche consapevole che il caso Tevez, diventato tale non certo ieri e non per colpa di Galliani, non può restare in sospeso ancora per molto. Ma nonostante ciò, i Citizens continuano a minacciare Tevez e il suo entourage di citarli per danni, pronti a chiedere un risarcimento di 12 milioni di euro. Un problema nel problema, un tormentone per il Milan che da qualche settimana (e la cena di ieri ne è la conferma) ha bloccato Maxi Lopez, che stasera sarà a San Siro per Milan-Lazio, come riportato dai colleghi di MilaNews.

Ieri sera al “Giannino” Adriano Galliani ha promesso chiarezza all’ex attaccante del Catania entro 24, massimo 48 ore, sottolineando però che la priorità è e resta Carlos Tevez, che si è avvicinato molto ai rossoneri, una volta appresa l’inaspettata apertura del City, disponibile ad accettare il diritto di riscatto ma pretendendo un prestito oneroso molto elevato. 8 milioni la richiesta, come vi abbiamo raccontato ieri, 2 l’offerta del Milan. A 5 si potrebbe (e dovrebbe) chiudere.

Tevez vuole solo il Milan, i rossoneri vogliono anche l’Apache e il mercato è alle sue battute conclusive. PSG ed Inter, per motivi diversi, sono state “eliminate” dalla trattativa, adesso tocca al Manchester City. Una volta per tutte. E visti i recenti sviluppi e colpi di scena, c’è da stare poco tranquilli ma molto, molto attenti.

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