Milan-Lazio è sinonimo di spettacolo

Si dice che siano i numeri il dato più affidabile per l’indice di spettacolarità di una partita. E allora Milan-Lazio, in Coppa Italia, diventa un grande classico che continua a sorprendere. Il bilancio è chiaro ed inequivocabile, con grandi gol assicurati: Milano o Roma, lo scenario del match, non fa differenza a una Lazio che in coppa nazionale vanta tre qualificazioni contro i rossoneri negli ultimi 15 anni, contro una sola soddisfazione per il Milan nell’oramai lontano 2002, quando in panchina siedeva Ancelotti.

Ma andiamo con ordine: stagione sportiva 1997/1998, la finale di Coppa Italia mette di fronte Milan e Lazio. Il primo del doppio confronto si gioca a San Siro, con i rossoneri che si impongono 1-0 per poi venir travolti all’Olimpico per 3-1: Lazio che si aggiudica la sua seconda Coppa Italia. Ancora prima del nuovo millenio, le due compagini si ritrovano di fronte: siamo nel 1999 quando Milan e Lazio si affrontano negli ottavi di finale di Coppa, con i romani che vincono prima in casa 3-1 per poi andare a Milano e strappare un 1-1 che vale la qualificazione al turno successivo.

La prima nel nuovo millennio però ha un sapore diverso: questa volta sono i rossoneri a far fuori la Lazio nel 2002, grazie a una doppia vittoria che recita prima 2-1 e poi 3-2 Milan, con il ritorno all’Olimpico teatro per la doppietta di un Javi Moreno mai visto prima. Ma è un’oasi nel deserto: il proseguo è ancora tutto a tinta biancoceleste, con l’eliminazione in semifinale nel 2004 con un 2-1 a San Siro e un prepotente 4-0 all’Olimpico. Lazio in finale e quarto titolo in bacheca nella sezione Coppa Italia. L’ultimo confronto è dei giorni nostri, 2008, con la Lazio che nella gara secca di San Siro, negli ottavi di finale, si impone 2-1 con le reti di Zarate e Pandev, in mezzo il gol del momentaneo 1-0 di Shevchenko.

Milan-Lazio equivale a dire spettacolo e tanti gol. Gol che, stavolta, devono essere in un’unica porta: quella difesa da Marchetti. Perchè se negli altri anni la Coppa Italia veniva snobbata, adesso tocca a noi battere un colpo. E deve essere un colpo da campioni.

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