“L’Apache c’è, Pato è nostro!”

Prosegue l’appuntamento di SM con il milanista dei milanisti, il cronista tra i cronisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano alla nostra mail q.e.i.m@live.it.

Iniziamo con il sorteggio di Champions: cosa ne pensa di questo Milan – Arsenal? Che partita si aspetta?

Credo che l’Arsenal cercherà di impostare un match molto muscolare, basato su corsa, velocità, pressing e grinta. Noi, dal canto nostro, dovremo essere abili nel tamponare le loro ripartenze: hanno una facilità di corsa non indifferente, la nostra difesa dovrà cercare in ogni modo di vincere la sua proverbiale lentezza.

Situazione Pato: recentemente ha dichiarato di non aver dialogo con Allegri e le voci di un possibile passaggio al PSG si fanno sempre più insistenti. Potrebbe davvero partire ora?

No. Per prima cosa Pato può giocare la Champions League, Tevez no. Certo, nelle ultime partite è apparso indolente, quasi poco interessato alle sorti della squadra, ma non dimentichiamoci mai che ha 22 anni e margini di miglioramento enormi. Il Milan di solito sa coltivare e trattenere i suoi elementi più promettenti e di maggior classe: Sheva e Kakà, infatti, sono stati ceduti quando avevan già 27 anni.

Quante sono secondo lei, ora come ora, le possibilità di vedere Carlos Tevez a Milanello e in tempi brevi?

Moltissime: a parer mio giocatore e società sono già d’accordo e francamente non credo alla possibilità d’inserimento di altre squadre.

Domenica sarà già campionato e ci attende una trasferta insidiosissima come quella di Bergamo. Quale potrebbe essere la ricetta per portare a casa i tre punti?

Credo che il Milan, nonostante sia una squadra portata ad attaccare, non dovrà sbilanciarsi troppo. L’Atalanta è infatti molto temibile in contropiede ed ha un gioco basato su ripartenze fulminanti e un Denis in forma davvero strepitosa. Ieri ho visto la nostra amichevole contro il PSG: tutti mi sono sembrati in buone condizioni e mi sento di esser abbastanza ottimista. Nonostante ciò, preferisco non fare pronostici: possono essere sconfessati troppo facilmente, basta un errore arbitrale o un episodio e tutto può cambiare.

 

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