Caso Mexes, oggi la sentenza. Ma non è l’unico rischio

Lunedì di fuoco per Philippe Mexes. Nel pomeriggio, a causa del misfatto compiuto sabato sera, si saprà quante giornate dovrà scontare. Nervoso per la piega che il big match stava prendendo, ad inizio ripresa, Philippe ha infatti colpito Borriello con un pugno al costato. Peccato che non si trovasse su un ring di wrestling.

Che l’attaccante napoletano sia solito abbandonarsi ad atteggiamenti degni di soap operas, è un dato di fatto. Ma è altrettanto vero che Mexes, perdendo l’autocontrollo, ha commesso una scorrettezza. Da punire. Per forza. Il calcio non è uno sport adatto per le dame di corte, sia chiaro, ma non può essere praticato nemmeno dall’Uomo di Cro-Magnon.

Ecco allora che la Corte di Giustizia Federale agirà senza pietà. Philippe, per condotta violenta, rischia tre giornate di squalifica. Sarà questa, salvo colpi di scena, la sentenza. Piano, però, con i miracoli. Già, perché la legge è uguale per tutti. E Mexes, probabilmente, non sarà l’unico a pagare. Si legga alla voce Sulley Muntari.

Il ghanese, al minuto 60, ha colpito al volto lo svizzero Lichtsteiner che lo stava abbracciando con vigore. Per la prova tv c’è tempo fino alle 16. Il Milan, però, attraverso il proprio sito ufficiale fa notare anche che all’appello mancano anche due gomitate di Andrea Pirlo, una più dura dell’altra, ai danni di Mark Van Bommel nel 2′ tempo sempre di Milan-Juventus: la prima al minuto 22:56, la seconda al minuto 31:54.

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