Comi: “Pippo e Paolino, ecco i miei modelli”

Un innato istinto per il goal, due modelli significativi come Paolino Pulici e Pippo Inzaghi, le difficoltà nel lasciare Torino, l’attenzione ora tutta concentrata sul campionato: è un Gianmario Comi a tutto campo quello intervistato ieri sulle pagine del “Giorno”.

Capocannoniere dall’invidiabile media goal (15 reti in quattordici partite, più 4 nei tre incontri del Torneo di Viareggio), il giovane bomber rossonero si sente pronto per guardare al futuro con occhi più maturi e consapevoli: “L’essere figlio di un ex calciatore è sempre stato per me un qualcosa di stimolante: certe dicerie mi hanno sempre caricato, non voglio lasciar alcun tipo di spazio all’invidia degli altri. Sì sa, nel calcio ce n’è tanta, ma l’importante è andare per la propria strada, essere costanti. Quando hai dalla tua parte numeri e risultati nessuno può più dirti nulla”.

Nessun dubbio alla domanda riguardante idoli e modelli seguiti: “Sono sempre stati due: Paolino Pulici e Pippo Inzaghi”. Il nostro di Re di Coppe e una delle più significative bandiere della storia granata: davvero uno che non si accontenta il ragazzo…

Focus, infine, sulle difficoltà attraversate nell’ultimo anno e sugli obiettivi primari da conseguire nei prossimi mesi: “Lasciare Torino non è stato facile, ma un professionista deve anche saper fare scelte difficili. Gioca nella squadra più forte, abbiamo la fame di vittorie e la concentrazione giuste per portare a casa qualcosa d’importante”. Che dire, in bocca al lupo piccolo, grande bomber!

 

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