Maxi chance, Faraone sì o no?

Finalmente è arrivato il suo momento. Dopo averlo invocato a gran voce, adesso anche Allegri se ne è convito: El Shaarawy non può più stare in panchina e far impolverire il suo talento. Un talento che il Faraone è già messo in mostra, dall’inizio del campionato ad oggi, anche nelle poche occasioni importanti in cui Allegri si è fidato di lui. E lui non ha mai deluso. Prima il gol, l’unico in campionato, un girone fa, contro l’Udinese; poi le ottime prestazioni in Coppa Italia contro Lazio, Novara e Juventus coronate con gol; adesso la grande opportunità ad Udine di sfondare per davvero. Riprendendosi quello che fino ad ora gli era stato tolto.

21 settembre: Milan-Udinese. Il Milan, grazie a un paperone di Abbiati nel primo tempo, regala il vantaggio ai friulani che sognano il colpaccio a San Siro. Qualche minuto prima però, Pato consegue l’ennesimo infortunio muscolare e deve lasciare il campo quando Allegri ha un’illuminazione: si gira verso la panchina e vede Inzaghi e El Shaarawy. L’esperienza e il fiuto del gol contro la rapidità e la fame del giovane che avanza. Ovviamanete, la scelta è presto fatta: dentro il Faraone con l’opportunità di giocare un’ora e dimostrare il proprio valore. E l’italo-egiziano non delude: controllo perfetto e destro nell’angolino basso, 1-1 e Udinese regolata così. Come promette oggi.

11 febbraio: Udinese-Milan. Situazioni diverse, lontane tra di loro, ma con un minimo comun denominatore: El Shaarawy. Perchè adesso che Ibra è fuori dai giochi, il numero 92 vuole caricarsi la squadra sulle spalle come contro la Juventus in Coppa. Con al suo fiianco un Maxi Lopez in più. Perchè nel Milan, anche quando si viene buttati dentro per i 10′ finali, bisogna dare tutto. E che lo show abbia inizio, ovviamente nel segno del Maxi Faraone.

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