Ringhio the warrior: “Continuerò a lottare”

E’ infortunato da cinque mesi. L’ultima volta che l’abbiamo visto in campo risale al 9 settembre. Ma Gattuso non vuole alzare bandiera bianca. Per nulla al mondo. Ai microfoni di Milan Channel, per quanto concerne il suo recupero, si è espresso così: “Sto un po’ meglio, spero di riuscire entro una settimana di lavorare a livello fisico. In questo momento il calcio mi manca, spero che il dottor Liguori mi cali la cura di cortisone che ancora mi impedisce di fare un certo tipo di lavoro perché aumenta le pulsazioni. Dipendesse da me scenderei subito in campo, ma bisogna aspettare cosa dicono i dottori. La mia malattia è strana, dura da sconfiggere. Dispiace per me e Antonio, ma anche lui è molto più sereno e spero ne esca fuori”.

C’è chi pensa che, al termine di questa stagione, possa appendere gli scarpini al chiodo. Ecco la sua risposta: “Chi mi conosce sa come vivo il calcio. A 34 anni, non ho ancora pensato di smettere, l’adrenalina della partita mi manca tanto. Io sono disposto anche a giocare gratis, l’ho detto ad Adriano Galliani, non è una questione di soldi. Voglio tornare a fare quello che amo. C’è gente che sta peggio di me, sto migliorando il mio quotidiano e nella vita. Figurati se mi preoccupo per un occhio basso…”.

Infine, Ringhio spiega la sua filosofia di vita e ringrazia i suoi supporters: “Io mi sono costruito una carriera con la voglia di lottare e migliorandomi tutti i giorni con il lavoro, quindi non mollo mai.  Sono coerente fino in fondo, per questo vengo rispettato dai miei compagni: dico quello che penso, nel rispetto delle regole. Mi arrivano tante lettere e mail di affetto, apprezzano il giocatore e l’uomo. Io non ho mai negato l’amore per questa maglia e questi tifosi. Spero possano presto tornare a gridare il mio nome sugli spalti. Forza Milan, speriamo sia una stagione di successo”. Stoico e orgoglioso, nonostante l’età e i trionfi, vuole tornare il prima possibile.

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