Udinese: non solo Totò, però dietro…

Lo stadio Friuli di Udine è il teatro nel quale il Milan dovrà  affrontare l’ennesimo duro scontro di questo periodo infernale. Alle ore 18 di oggi avrà infatti inizio il match tra i rossoneri e l’Udinese di Francesco Guidolin. Con una vittoria i friulani avrebbero l’opportunità di agganciare il Milan al secondo posto in classifica. La squadra bianconera è reduce da un periodo altalenante dal punto di vista dei risultati: nelle ultime sei gare i friulani hanno ottenuto tre vittorie sul terreno amico e altrettante sconfitte in trasferta, compresa quella patita una settimana fa a Firenze.  Nessun problema di infortuni e squalifiche invece per Guidolin, che escluso il lungodegente Barreto e i giocatori impegnati in Coppa d’Africa potrà contare sull’intera rosa considerati i recuperi in extremis di Floro Flores e Pinzi.

L’allenatore ex Parma e Palermo dovrebbe schiererare i suoi con un prudente 3-5-1-1, in cui Abdi si muoverà alle spalle di Totò Di Natale con Floro Flores pronto a subentrare a partita in corso. Dato che Almen Abdi possiede caratteristiche più simili a quelle del mediano di rottura che a quelle del trequartista classico Guidolin potrà contare su ben sei uomini che nella fase nevralgica del campo avranno il compito di spezzare il gioco del Milan. Una volta recuperata palla la tattica principale dell’Udinese sarà quella di colpire con fulminee ripartenze sulle fasce che Di Natale dovrà cercare di trasformare in gol.

Punto di forza: esterni e Di Natale. L’Udinese è probabilmente la squadra dotata dei migliori esterni del campionato. Mauricio Isla e Pablo Armero sono state le rivelazioni della passata stagione, Dusan Basta di quella in corso. Quest’ultimo ha nella corsa e negli inserimenti senza palla le sue migliori qualità. La frequenza nell’inserimento gli consente di realizzare anche alcuni gol. Il cileno Isla oltre alla corsa è dotato di qualità tecniche straordinarie, che gli hanno permesso di adattarsi immediatamente alla nuova posizione di centrocampista centrale. Pablo Armero, invece, possiede un ottimo mix di potenza, resistenza e rapidità, che gli permettono di coprire l’intera corsia sinistra con grande continuità. Dato che le ripartenze veloci sulle fasce saranno la principale tattica friulana il Milan per vincere la partita dovrà stare attento a non concedere metri a Basta ed Armero, operando grande pressing sui due esterni prima che spingano il piede sull’acceleratore. L’altro punto di forza bianconero è certamente Antonio Di Natale, capocannoniere del campionato. Gli anni passano ma non si spenge la classe infinita del bomber di Napoli, che in Provincia sa essere decisivo come nessun’altro. Con gli anni Totò è riuscito ad unire alle eccezionali doti tecniche una straordinaria freddezza sotto porta. Mexes e Thiago Silva dovranno  concedere al numero 10 avversario il minor numero di palloni.

Punto debole: difesa. La linea difensiva a tre friulana è il reparto che ultimamente garantisce meno affidabilità. Questa sera i titolari saranno Benatia, Danilo e uno tra Ferronetti e Domizzi, con il primo favorito. L’anello debole è il classe ’84 Damiano Ferronetti, giocatore dotato di limiti tecnici e tattici piuttosto evidenti. Qualora dovesse essere lui il prescelto sarebbe sicuramente un fattore positivo per il Milan. Domizzi infatti, pur non essendo certamente in un grande momento di forma, garantirebbe per lo meno una buona dose di esperienza. Pe quanto riguarda il brasiliano Danilo, egli ha mostrato alti e bassi da quando è approdato quest’estate in Italia. L’ex Palmeiras è un difensore possente fisicamente ma abbastanza lento: contro avversari come Pato ed El Shaarawy può andare in forte difficoltà. Il marocchino Mehdi Benatia è invece uno dei difensori centrali più forti del campionato di Serie A, ma non è in un buon momento. Il talentuoso calciatore è reduce dalla cocente eliminazione subita dalla sua Tunisia in Coppa d’Africa. Nel suo ritorno in campo di settimana scorsa a Firenze ha dimostrato di non essere per niente in palla, probabilmente perché spremuto dagli sforzi fatti durante il torneo africano. I rossoneri, sfruttando le invenzioni di Seedorf e l’eslosività di Robinho ed El Shaarawy, potrebbero creare davvero molti pericoli ad un reparto che al momento appare in forte crisi.

Giocatore chiave: Di Natale. Con Armero è una dura lotta, ma Totò resta il giocatore che può maggiormente far pendere l’ago della bilancia a favore dell’Udinese nel match di questa sera. L’abilità nel dribbling, nell’assist e nel tiro dalla distanza ma soprattutto il grande senso del gol sono il bagaglio tecnico del Messi di Udine. Il suo compito oggi sarà quello di capitalizzare il lavoro sporco operato dai compagni a centrocampo, muovendosi molto in modo da non dare riferimenti ai centrali rossoneri.

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