Mesbah, mediano per una notte?

Il Milan si presenterà all’Emirates Stadium con un centrocampo rimaneggiato. Ambrosini,  Merkel, Flamini, Muntari e Gattuso non ci saranno. Il Capitano dovrà scontare un turno di squalifica, il principe kazako è infortunato e Mathieu è alla ricerca della forma migliore, mentre Sulley e Rino non sono stati inseriti nella lista. Aquilani, fuori da metà gennaio, ha smaltito il problema alla caviglia: da convocare, ma da non rischiare. Una ricaduta è dietro l’angolo. Meglio andare con i piedi di piombo. Ecco allora che gli unici mediani disponibili saranno Nocerino e Van Bommel.

Peccato che il nostro gioco si contraddistingua per la solidità che la cortina di ferro riesce a garantire. Non possiamo prescindere da tre uomini di rottura. Non li abbiamo? Bisogna trovarli. Coinvolgere nella spedizione Calvano e Innocenti è una mossa da tentare. I due esponenti del green Milan eccellono in grinta e interdizione. Very well. Se Allegri decidesse di puntare su di loro, opterebbe per una scelta coraggiosa e azzeccata. Garantito.

Eppure, specie in occasione degli incontri di Champions, va tenuto in considerazione pure l’aspetto tattico. Data l’età, da questo punto di vista, non sappiamo quanto le nuove leve possano garantire. Enigma. Soluzione? Mesbah interno di centrocampo. L’esperienza è dalla sua. Il terzino ex Lecce si contraddistingue inoltre per grinta e animus pugnandi. E, rispetto a Simo e Inno, dispone di maggiore senso del gioco. Deve partire, dal 1′, a metà campo. E’ lui l’elemento a cui il mister deve ricorrere per fare fronte all’emergenza.

Meglio di Djamel, domani sera, nessuno potrà sostituire gli incontristi assenti. Innocenti e Calvano andranno considerati per la panchina e, se la situazione lo permettesse o lo richiedesse, potranno entrare a gara in corso.

Ma Mesbah dovrà essere la prima scelta. Senza “se” e senza “ma”.

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