Palermo: Miccoli-Budan rulez ma dietro si balla…

La minaccia Palermo incombe sui rossoneri. I rosanero attendono infatti alle ore 18 di oggi il Milan campione d’Italia allo Stadio Renzo Barbera. Il match si prospetta particolarmente insidioso per i milanisti, soprattutto per l’ottimo rendimento interno stagionale della formazione siciliana. La squadra attualmente allenata da Bortolo Mutti è poi la vera “bestia nera” del Milan, dato che negli ultimi cinque scontri diretti disputati a Palermo sono stati quattro i successi dei padroni di casa. In classifica Miccoli & co occupano attualmente  un’onorevole ottava piazza, staccati di soli due punti dall’Inter settima. L’agevole imposizione per 3-0 degli uomini di Allegri a San Siro nella gara di andata non deve fare ingannare: il Palermo sul proprio campo è un’altra cosa, cambia pelle, si esalta.

Bortolo Mutti nel match odierno dovrà fronteggiare una situazione di emergenza nel reparto difensivo viste le assenze di Matias Silvestre, infortunato, e Federico Balzaretti, squalificato. Il modulo tattico con il quale gli 11 in maglia rosa scenderanno in campo sarà il solito 4-3-1-2, con Ilicic nelle vesti di suggeritore alle spalle della confermatissima coppia Miccoli-Budan. I padroni di casa non ricorreranno a soluzioni catenacciare, ma come al solito proveranno a giocarsela alla pari puntando a mantenere ritmi molto alti per tutti i novanta minuti. I tre mediani hanno più nelle loro corde la costruzione di gioco che la fase interdittiva e proveranno dunque a tessere manovre ben organizzate costruendo occasioni per la coppia d’attacco, con Ilicic pronto a garantire imprevedibilità sulla trequarti.

Punto di forza: Miccoli-Budan. Il settore del campo maggiormente insidioso del Palermo è certamente quello avanzato. Come ogni anno, sotto la voce gol fatti, le statistiche indicano una cifra importante (39),  di fianco a quella identica e dunque negativa riguardante i gol subiti. Questo grazie all’ottimo supporto del centrocampo ma soprattutto all’eccellente vena realizzativa delle punte. Nelle ultime giornate di campionato, un po’ a sorpresa, Igor Budan si è affermato centroavanti titolare. Il croato, che lo scorso anno militava nel Cesena, martoriato dagli infiniti infortuni nelle ultime stagioni era stato protagonista di un declino che sembrava ormai inesorabile.

Ora però il 32enne è tornato ai vecchi livelli di Parma garantendo gol (6 reti in 12 presenze) e soprattutto offrendo un importante lavoro senza palla che permette di aprire varchi utili alle accelerazioni di Ilicic e Fabrizio Miccoli. Quest’ultimo resta il giocatore maggiormente in grado di fare la differenza tra le file rosanero. Il Romario del Salento è in un buon momento di forma e ha nel Milan una vittima storica. L’attaccante leccese, come consueto, giocherà largo a sinistra alla ricerca del taglio di campo per provare la conclusione con il suo destro micidiale. La difesa milanista, costretta a fare a meno di Nesta e Mexes, può avere diverse difficoltà nel tenere a bada questa coppia d’attacco e non dovrà sottovalutare inoltre l’estro di Ilicic, che sebbene protagonista di un campionato deludente se in giornata può fare male con accelerazioni e dribbling ubriacanti. Infine Abel Hernandez, inserito a partita in corso, può essere un elemento molto insidioso

Punto debole: difesa, poco filtro a centrocampo. E’ l’altro lato della medaglia, la seconda faccia dei rosanero. Da una parte c’è l’ottima abilità a produrre gioco e a concretizzarlo, dall’altra la scarsa capacità interdittiva e difensiva. La retroguardia del Palermo deve fare a meno quest’oggi dei due elementi più importanti, Silvestre e Balzaretti. Mutti deve dunque inventarsi il pacchetto arretrato ed è costretto ad arretrare Migliaccio al centro della difesa, giocatore che in una gara come quella odierna sarebbe stato probabilmente più utile a centrocampo. L’ex Atalanta ha dimostrato di sapersi adattare piuttosto bene al ruolo, anche se non possiede le malizie tipiche del mestiere e spesso può finire fuori posizione favorendo le punte rossonere.

Al suo fianco ci sarà Andrea Mantovani, che da quando è approdato a Palermo nelle poche volte in cui è stato schierato non ha mai convinto fino in fondo, mettendo in luce qualche insicurezza di troppo. Lo stesso vale per Eros Pisano, quest’oggi schierato terzino sinistro. L’ex Varese ha caratteristiche prevalentemente di spinta e nella sua esperienza in Sicilia ha dimostrato di possedere alcune lacune in fase di copertura, creando diversi buchi difensivi. Dalle sue parti per il Milan potrebbero aprirsi praterie. A destra ci sarà invece il classe ’89 Munoz. L’argentino è l’elemento più affidabile della retroguadia odierna, potendo garantire ottime doti difensive a discapito di quelle offensive dato che è un centrale puro. C’è da sottolineare infine lo scarso filtro in grado di produrre un centrocampo privo di Migliaccio e composto da Bertolo, Donati e Barreto. I tre proveranno a correre e a fare pressing sul centrocampo avversario ma la poca propensione ad un lavoro di questo tipo potrebbe essere fatale e creare falle pericolose ed inarginabili per la retroguardia rosanero.

Giocatore chiave: Miccoli. Il classe 79 Fabrizio Miccoli è il giocatore cui la spuntata difesa rossonera dovrà prestare maggiore attenzione. I suoi rapidi spunti, l’ottima abilità nel dribbling e le potenti conclusioni sono le principali armi che sono servite all’ex Juventus per diventare il miglior marcatore della storia del Palermo. L’ottimo momento di forma e la frequenza nell’andare in rete proprio contro il Milan sono altri fattori a suo favore. Importante sarà soprattutto Ignazio Abate, che sulla sinistra non dovrà farsi sorprendere dalle giocate sulla del Romario del Salento.

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