Tassotti: “Emanuelson è un esempio”

Emanuelson si sta inserendo. Partita dopo partita, cresce. Sulla trequarti, grazie al dinamismo e alle doti atletiche che lo contraddistinguono, riesce a dare il meglio di sè. Se potenziasse il fisico e fosse più continuo, sarebbe il massimo. Ma, per ora, accontentiamoci dei miglioramenti palesati.

Su campi leggeri e veloci, contro avversari che non fanno della potenza il loro punto di forza, Ema sa farsi valere. Parma-Milan di sabato pomeriggio docet. L’assistito di Mino Raiola ha giocato a corrente alternata. Si è divorato un gol a porta sguarnita. Ma, nel momento decisivo, quando i padroni di casa premevano, ha estratto il coniglio dal cilindro. Not bad!

E Tassotti, che ha sempre creduto nelle potenzialità del ragazzo, può sfogarsi. Ecco quanto affermato, dal vice di Allegri, a Milan Channel: “Emanuelson è stato abbastanza criticato quando abbiamo iniziato a utilizzarlo come trequartista.  Quest’anno Boateng ha avuto tanti problemi, anche Seedorf è stato fuori per un po’, perciò abbiamo pensato che lui sarebbe stato perfetto per quel ruolo. Noi siamo sempre stati soddisfatti delle sue prestazioni, non capivamo perchè venisse criticato così duramente”.

Tutti lo biasimavano. Non si capiva quale fosse la sua utilità. Eppure, bastava concedergli tempo ed iniettargli fiducia. “Era chiaro che dovesse prendere un po’ di confidenza e che poi l’avrebbe ricoperto con le sue caratteristiche. Lui e Boateng sono giocatori molto diversi: il ghanese è potente, Urby è molto dinamico. Adesso che conosce il ruolo lo sta interpetando in maniera esemplare, siamo molto soddisfatti in questo momento”.

Sia chiaro, Emanuelson non è diventato un fenomeno. Ma, in determinate situazioni, è un elemento da tenere in considerazione. Sperando che continui ad evolversi

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