Mesbah: “Un sogno aver giocato in Champions”

Djamel Mesbah è stato acquisito dal Milan durante la sessione invernale del mercato, è arrivato a Milanello con tante speranze, sperando di potersi imporsi come terzino titolare. Ormai quel ruolo nella squadra di Allegri sembra essere diventato un tabù, molte promesse ma poche certezze. Il giovane difensore ha parlato dei suoi primi mesi in maglia rossonera al giornale algerino Le Buteur. Questo il suo giudizio sulla sua stagione: “Penso che il bilancio, in termini di adattamento e di minuti giocati, sia piuttosto positivo. Dodici presenze in quattro mesi, tenendo conto che sono appena arrivato, non sono niente male. Gioco ad alti livelli, in una squadra davvero grande. Ora devo conquistarmi un posto in squadra: sarà l’obiettivo della prossima stagione, sarà necessaria una buona preparazione estiva con il gruppo e una certa regolarità nelle prestazioni“.

L’algerino sembra quasi sorpreso dal suo utilizzo nella squadra: “Non mi sarei aspettato di giocare così tanto, anche se capivo che, se mi avevano preso a gennaio, era per farmi giocare. Ciò che è positivo per me è aver giocato in tutte e tre le competizioni. Soprattutto è straordinario aver preso parte a due partite di Champions League e non contro due squadre qualsiasi, ma contro Arsenal e Barcellona. Sono generalmente soddisfatto, anche se mi dispiace non aver vinto nulla: a lungo ho pensato che potevamo vincere il campionato, ma purtroppo così non è stato. Devo capitalizzare l’esperienza acquisita durante questi mesi e prepararmi per una stagione che spero sia più soddisfacente per quanto riguarda i titoli vinti“.

Un ultimo messaggio va ai giocatori che hanno abbandonato il Milan in questa stagione: “utte le cose finiscono e questi giocatori arrivano al termine di una carriera che è stata, per ognuno di loro, immensa. Contro il Novara, a San Siro, tutti hanno reso loro omaggio. Aldilà delle loro qualità calcistiche, vorrei ricordare le loro grandi qualità umane. Sono delle stelle, ma come uomini sono rimasti semplici. Tutti loro mi hanno incoraggiato, in un modo o nell’altro, dal momento del mio arrivo al club. In quattro mesi, mi hanno insegnato una cosa: una partita si gioca con l’obiettivo di vincerla, quali che siano le circostanze. Tanto di cappello per quello che hanno ottenuto nelle loro carriere. Detto questo, il Milan è un grande club che sopravviverà all’addio di questi giocatori. La prossima stagione si ripartirà per una nuova epoca, ma sempre con la stessa filosofia: giocare per vincere ogni partita e ogni trofeo“.

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