La solitudine dei numeri muti

162 punti in due campionati come nessun altro in Italia, la bellezza di diciannove giocatori diversi mandati in rete fra tutte le competizioni e un Ibra da record che ha avuto una continuità in zona gol impressionante. Sono questi i numeri del Milan alla fine di questa stagione, numeri da grande squadra, numeri importanti. Numeri che però si sono rivelati muti e fini a se stessi, perché non sono stati conditi da nessun titolo in bacheca. Ma andiamo con ordine.

Il Milan, nelle ultime 76 partite di Campionato (38 nella scorsa stagione e 38 nell’annata in corso), ha totalizzato 162 punti: 82 più 80. In Italia, nessuno meglio del Milan. Allegri nel suo primo biennio ha fatto molto meglio del biennio precedente, targato Ancelotti-Leonardo, che fra la stagione 2008/2009 e quella 2009/2010 erano riusciti a mettere in cascina solo 144 punti. Tornando a questa speciale graduatoria dei punti fatti nelle ultime due stagioni, dietro i rossoneri troviamo: Juventus 142, Inter 134, Napoli 131, Udinese 130, Lazio 128 e Roma 119.

Con 74 gol, la compagine meneghina vanta il miglior attacco del Campionato. A questa cifra hanno contribuito ben 19 giocatori, 20 se si contano tutte le competizioni e si aggiunge, quindi, il gol di Mesbah a Torino in Coppa Italia contro la Juventus. Quasi un’intera rosa ha segnato almeno un gol in Campionato: Ibrahimovic, Cassano, Aquilani, El Shaarawy, Seedorf, Nocerino, Robinho, Boateng, Yepes, Nesta, Zambrotta, T.Silva, Pato, Ambrosini, Maxi Lopez, Muntari, Emanuelson, Flamini e Inzaghi. Zlatan Ibrahimovic è l’unico rossonero ad aver segnato in tutte e quattro le competizioni ufficiali, Supercoppa di Lega compresa.

Ma i record dello svedese non si fermano qui. Ibra, infatti, è il capo-cannoniere della
Serie A 2011-2012. Con le sue 28 reti è stato l’attaccante rossonero che più si è avvicinato al suo connazionale Gunnar Nordahl, che ad inizio degli anni ’50, vinse ben cinque classifiche cannonieri nel nostro campionato e detiene tuttora il record per un milanista di reti segnate in un solo campionato (35 reti nel 1949-50). Prima di lui ci avevano provato nell’impresa di avvicinare l’ariete svedese, che con Liedhlom e Green formò il famoso Gre-No-Li, altri grandissimi campioni della storia del Milan. Da Altafini a Prati, da Rivera e Virdis fino ad arrivare a Van Basten e Sheva. Ibra ha fatto meglio e speriamo non abbia alcuna intenzione di fermarsi.

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