Solo 35mila? Al gol di Pippo un boato da “Maracanà”

Era successo con Paolo Maldini, qualcuno aveva addirittura osato dire che non era stato osannato, che il boato al suo addio non fosse esistito, che l’urlo della curva per salutare il “suo Capitano” non era mai uscito dai tifosi. E’ successo di nuovo domenica, con commenti negativi sugli addii dei senatori. Gattuso, Nesta, Seedorf e Inzaghi, secondo queste voci, non sarebbero stati onorati a dovere. Pochi, troppo pochi, i 35mila che si dice abbiano appena applaudito i campioni che salutavano la maglia rossonera.

Ma dov’erano questi “ben informati” al momento del gol di Inzaghi? Dov’erano quando lo stadio è parso crollare al grido “Pippo”? Sicuramente non erano a San Siro, altrimenti avrebbero pensato ad un tutto esaurito. Invidia? Forse, sicuramente malafede da parte di chi in quei giocatori vede gli artefici del Milan salito per ben due volte sul tetto d’Europa, il Milan delle notti di Champions, il Milan degli undici leoni.

Trentacinquemila,  dunque, ma è come al gol di Pippo se ce ne fossero stati 80mila. Al gol del “re d’Europa” lo stadio è esploso, il boato che si è sentito è sembrato uno di quelli delle notti magiche, uno di quelli come Milan–Ajax, come nella finale di Atene, come a Yokohama. Uno di quelli, insomma, da Inzaghi.

Pochi (?) ma buoni. Animati, tutti, da una passione vera, sincera, infinita, una passione che riempie lo stadio in ogni ordine di posto, anche al di là del mero dato numerico, lo riempie con la voce, con cori e canti. Lo riempie con l’amore, quello non è quantificabile in spettatori, non sarebbe abbastanza.

Una domenica come le altre? No, non per noi, non per quelli che alla storia sono legati, perché, probabilmente, una storia da celebrare ce l’hanno. Dieci (e più …) lunghissimi anni passati a gridare il loro nome, ad esaltarne le gesta, ad ammirarne le magie. Questi anni non possono essere cancellati da sciocchi pettegolezzi senza basi. Il tributo dovuto, meritato, guadagnato, c’è stato, proprio come doveva essere, proprio come è stato per Maldini. Il resto sono chiacchiere.

Quindi che si conti pure il numero di spettatori, che si decanti pure lo scarso riempimento dello stadio, che ci si appigli pure a presunti sgarbi alla storia. Noi sappiamo la verità. “Grazie campioni” ve lo hanno detto tutti gli spettatori di San Siro, tutti, che, per l’esattezza, erano 45mila, ma questo, lo sappiamo, è solo un mero dato numerico.

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