Vi piace vincere facile?

Ti piace vincere facile?! Affida la tua società ad un emiro o affini. Ad enfatizzare questo trend, il debutto col botto del calciomercato 2012. Negli ultimi anni hanno trovato sempre più posto, nella cartina geografica dell’Europa calcistica che conta, club sostanzialmente privi di blasone. Grazie ai rispettivi nuovi proprietari e ai loro infiniti fondi di investimento, hanno scosso, a suon di petroldollari, il continente.

Il Malaga per esempio non ha conquistato alcun titolo nazionale e ha all’attivo una sola partecipazione alle coppe europee, ma dopo due anni di gestione qatariota, ecco servito il preliminare di Champions League 2012-13. Il Manchester City non vinceva un trofeo da oltre trent’anni e nell’arco di un paio di stagioni, lo sceicco Mansur ha portato su sponda City una FA Cup e un campionato. A Parigi nell’estate 2011 inizia l’era della Qatar Investment Authority, che si appresta a vivere la sua seconda campagna acquisti sontuosa dopo una stagione di enormi esborsi ma con zeru tituli per il PSG di Ancelotti e Leonardo.

Già, Leo, primo “acquisto” pariginio degli arabi di fatto, l’uomo a cui è stato demandato il compito di importare campioni. Charme, conoscenze linguistiche vastissime, discreta faccia tosta e tanti, tantissimi milioni da spendere. Lui stesso non è in grado di definire il suo ruolo all’interno della società e l’ha specificato più volte, ma intanto acquista, acquista e acquista. Non si conoscono le sue reali capacità gestionali, d’altra parte non ha esperienza in questo campo, in ogni caso ha conquistato facilmente il rispetto delle dirigenze altrui, non fosse altro per il potere economico che può sfoggiare, che in tempi bui è una discriminante niente male. Avrà sicuramente rubato qualcosa, negli anni, all’esperto amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, che dal canto suo, è stato grande quando ha avuto capitali da cui attingere, ma ancor più grande quando, come in questi anni, ha fatto i conti con budget limitati, diventati sempre più risicati, fino ad esser quasi nulli quest’oggi.

Con ogni probabilità questa sessione di mercato sarà una delle più complicate in assoluto per il Diavolo, ma in via Turati c’è un fuoriclasse con l’abito blu e la cravatta gialla, capace di colpi ad effetto, a volte del tutto inaspettati, eseguiti sempre sotto grandi pressioni e spesso, molto spesso vincenti. Conoscere ed amare il proprio lavoro regala in qualsiasi ambito un valore aggiunto al proprio operato e attraverso queste virtù a volte si arriva ben oltre le aspettative. Non si può non risconoscere che questa volta sarà davvero dura. Senza ironie, ma con tanta stima, buon lavoro Maestro Adriano.

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