VIDEO – Che giornata tra i tifosi: c’eri anche tu?

L’odore dell’erba bagnata si mischia con quello delle salamelle cotte ai baracchini. I fumogeni degli ultras per un attimo ricreano un’atmosfera novembrina. I canti, intervallati da qualche imprecazione. Le urla per richiamare l’attenzione di un giocatore. La stanchezza di rimanere per ore davanti ad un cancello sotto una cappa di caldo tipica di quest’epoca. Poi si alza un po’ di vento che offre sollievo e ricarica le energie. Rinnovando la voglia di vivere appieno un amore chiamato Milan. 

Migliaia di tifosi hanno invaso ieri le strade adiacenti al Centro Sportivo di Milanello, sulle colline sopra Carnago. Un luogo dove venticinque anni fa Silvio Berlusconi decise di realizzare una struttura all’avanguardia per la preparazione della squadra. Come nel 1987 l’entusiasmo non è mancato, sottolineato con una presenza fisica di massa, ma anche con il tradizionale corteo della Curva Sud che ha voluto tributare il saluto a Mister Allegri e ai giocatori della rosa. E’ noto a tutti, quasi scontato, che quella partita è una stagione ricca di incognite. Dubbi che il mercato non è stato certo in grado di dissipare. “Ma il Milan è il Milan“, come dice Giorgio, abbonato a San Siro da quando aveva 13 anni. Oggi ha il doppio dell’età e si è presentato puntuale al raduno, pur pieno di dilemmi: “Quest’anno forse sarà meglio pensare solo al campionato, visto la squadra che abbiamo“. Gli fa eco Luca, quindicenne venuto a Milanello da Vicenza, in treno: “E’ stato il regalo per la mia promozione, è la prima volta che vengo al ritiro. Attese? Mancheranno i Senatori,  sarà dura costruire un nuovo nucleo“. A proposito di Senatori, Angelo si aggira tra le frasche davanti ai cancelli, con un Panama sulla testa e una maglia di Rino Gattuso addosso: “Ringhio è sempre nel cuore, ma mi aspetto una sorpresa dal Presidente“. Ecco qualche videointervista

In assenza di elicotteri roboanti nei cieli varesotti, Saverio e Marina, coppia rossonera di Como, si consolano con qualche foto di Flamini e Boateng: “Ogni anno siamo qui, ma oggi sembra mancare entusiasmo. Speriamo sia solo una sensazione di luglio“. C’è anche Mario, 78enne abbonato fino allo scudetto 2011, “poi non me la sono più sentita”: “Basta con la storia che siamo deboli, siamo il Milan!“. Ci sono pure gli stranieri, come George, a Milano per tre giorni di vacanza: “Arrivo da Londra, sono appassionato di Ibrahimovic, ma mi hanno detto che non c’è“. Già, scherzi dell’Europeo. Mister Allegri, invece, spopola tra le signore come Lucia, 39enne di Milano: “E’ un gran figo, il migliore per bellezza e classe“. Kjong, studentessa coreana del Conservatorio, concorda: “Allegri, the Best“.

Il mercato sembra un argomento tabù. In pochi si sbilanciano con qualche nome. Ricorre quello dello spagnolo Xabi Alonso, ma come afferma Giulio, “non credo arriverà“. Ci si consola con Constant, Traoré e Acerbi, quest’ultimo osservato speciale dopo l’addio di Nesta:”mi stava tirando sotto“, sorride Giuanluca, tifoso rossonero di 23 anni, idolo della Sud per la sua capigliatura alla El Shaarawy. E Montolivo? Arriverà più avanti, ci si aspetta tanto da lui. Sempre che non arrivi un elicottero “cavalleresco”. Ma basterebbe anche un cavallo purosangue.

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