Il City dice no per Dzeko, spiragli brasiliani su Damiao

Dopo la partenza di Zlatan Ibrahimovic l’erede designato per il presente è Alexandre Pato con il giovanissimo El Shaarawy dietro, pronto a subentrare in caso di necessità. Manca però una prima punta vera, non di movimento ma di peso. Un giocatore in grado di far reparto da solo, dare qualche punto di riferimento avanti senza costringere Allegri a schierare necessariamente il famoso falso nove. Due i sogni che Adriano Galliani coltiva, non troppo in segreto, in questo caldo mese di agosto. Al centro dell’attenzione dello stratega di via Turati ci sono infatti il bosniaco Edin Dzeko e il brasiliano Damiao

La strategia per arrivare al giocatore del City, come riportava ieri il Corriere dello Sport, prevedeva un prestito con diritto di riscatto fissato a 21 milioni di euro che sarebbero stati dilazionati nei successivi tre anni. Un’operazione alla Ibrahimovic, non a caso. L’unica differenza, con il bosniaco prontissimo a salpare direzione Italia, sta nella risposta del club di appartenenza. Per il Daily Mail infatti la società di Mancini avrebbe già rispedito al mittente l’offerta e si aspetta invece una proposta di almeno 20-25 milioni cash. Un bel problema questo per Galliani che ha sempre ritenuto l’ex Werder il top player più abbordabile.

Per quanto riguarda Damiao, l’attaccante che in verdeoro costringe lo stesso Pato alla panchina, le ottime prestazione durante l’Olimpiade non agevoleranno di certo la trattativa. L’International, dopo essersi privato di Oscar, vorrebbe tenersi stretto il suo ultimo gioiellino. Attenzione però ad aperture delle ultime ore: “Stiamo aspettando il suo ritorno in Brasile per decidere come muoverci per il futuro. Lui ora è con noi ma siamo aperti a qualsiasi ipotesi per il futuroha ammesso il vice presidente carioca. E sulle offerte di altri club aggiunge: “Non c’è stata nessuna offerta del Tottenham. Ci sono state altre proposte ma Leandro Damiao non le ha accettate”. Sarà lui l’asso nella manica di Galliani? 

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