A caccia del regista, ma l’estate è finita

Se n’è parlato molto di loro. Voci di corridoio, indiscrezioni, possibili trattative. Ma alla fine nulla di fatto. Stiamo parlando dei numerosi centrocampisti, registi in particolare, accostati al Milan durante la sessione estiva di mercato, ma rimasti solo obiettivi.

La regia, un ruolo sul quale il Milan aveva deciso di investire maggior denaro e che, alla fine, ha prodotto gli innesti di Riccardo Montolivo (parametro zero) e dell’olandese Nigel De Jong, prelevato dal Manchester City per 4 milioni di euro. Un ruolo, tuttavia, che risulta determinante soprattutto nell’idea tattica del frangiflutti davanti alla difesa di Massimilano Allegri. Ingaggiare uno di esperienza in grado di contrastare la manovra avversaria dando manforte alla difesa. Uno alla Van Bommel per intenderci. Certo non è ora il tempo di fare bilanci o valutazioni su i giocatori in forza attualmente alla squadra, ma possiamo andare ad analizzare le loro prestazioni in queste prime fasi di campionato e confrontarli con altri giocatori accostati proprio al Milan.

Si è pensato a lungo a Lassana Diarra, passato dal Real Madrid all’Anzhi Machackala di Samuel Eto’o. La squadra russa si trova in quarta posizione in campionato, ha pareggiato la prima di Europa League ad Udine, e sembra aver portato quella ventata d’esperienza e quella quantità ad una squadra sicuramente in netta crescita per il futuro. Il francese è sceso in campo due volte, ma è stato preso per essere una pedina-chiave.

Per non palare di Marco Verratti, talento nostrano 19 enne prelevato dal Pescara dai supermilionari sceicchi del PSG per 12 milioni di euro. Il giovane giocatore sembra essersi inserito perfettamente nei nuovi meccanismi di gioco dettati da Carlo Ancelotti che ne ha fatto di lui un titolare inamovibile e per il quale i tifosi già stravedono. L’operazione lorda, tra l’altro, ammonta a circa a 24 milioni di euro a bilancio tra cartellino e ingaggio: lo stesso peso di De Jong sulle casse di via Turati.

Analogo discorso merita il “profeta” Hernanes, giocatore di classe della Lazio che con la sua qualità, la sua tecnica e il suo tocco di palla ha finora condotto la squadra biancoceleste a ridosso della Juventus capolista.

Insomma, il Milan ci aveva visto bene, ma qualcun altro ha dato la zampata decisiva per accaparrarsi qualche gioiello o per blindare quelli già in famiglia. Chissà se qualcuno in società si stia mangiando le mani, ma siamo solo a settembre.

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