Numeri agghiaccianti, in 25 anni mai così in basso

A testimoniare il momento nero del Milan, come se già così non bastasse, ci stanno pensando anche i numeri: di fronte a poco più di 23mila abbonati, record negativo dell’era Berlusconi, e a soli 11mila paganti, il Milan perde la seconda partita consecutiva giocata tra le mura amiche di San Siro, eguagliando così il flop della stagione ’30-31.

Da ben 82 anni, infatti, i rossoneri non perdevano le prime due gare interne di campionato: allora, le avversarie si chiamavano Juventus e Lazio, vittoriose rispettivamente per 3-0 e 1-0. Quell’anno il Milan, guidato dall’austriaco Engelbert Königm, chiuse la stagione al 12° posto.

Oggi, le squadre che hanno espugnato San Siro si chiamano Sampdoria e Atalanta, entrambe vittoriose per 1-0. E’ senz’altro uno dei momenti più difficili dell’era Berlusconi: le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic hanno letteralmente mandato la squadra “in depressione”; mancano gioco, grinta, fiducia e lucidità; e, soprattutto, manca la convinzione nei propri mezzi, la convinzione di riuscire a fare bene anche senza quei due campioni. E questo, naturalmente, è avvertito anche dai tifosi, delusi dalle cessioni e dalla mancata campagna acquisti promessa dalla società. Soltanto 23.618 tifosi rossoneri coraggiosi e innamorati hanno deciso di sottoscrivere la tessera, per una stagione che si sta rivelando molto più complicata del previsto.

Il dato rappresenta la campagna abbonamenti più povera dell’era Berlusconi, che già aveva vissuto un’estate difficile nel 2009, l’estate dell’addio di Kakà per intenderci. C’è bisogno di un cambio di rotta, di un innesto di fiducia e soprattutto di qualche vittoria. Presto! San Siro deve tornare ad essere sempre e solo rossonero!

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