SM RELIVE – Allegri in conferenza: “El Shaarawy non deve fermarsi, Boateng domani titolare. Siamo un gruppo unito, Pato forse nel derby. Berlusconi? Non l’ho sentito”

Dopo aver scontato il turno di squalifica, Allegri torna in panchina. All’indomani della trasferta contro il Parma l’allenatore rossonero si presenta a Milanello nella consueta conferenza stampa. RILEGGI LA DIRETTA

LA CONFERENZA DI ALLEGRI IN PILLOLE

La conferenza stampa di Massimiliano Allegri in conferenza stampa a Milanello si è conclusa.

Allegria: “La squadra deve rimanere serena, giocare in Italia non è facile: le squadre si difendono spesso e non ti concedono tanti spazi”.

…Ma la qualità c’è: “El Shaarawy, Robinho e Bojan, per esempio, hanno molta qalità e questo è un grande vantaggio. Boateng? Per me è un centrocampista, domani valuterò dove posizionarlo”.

Sull’esordio di Traoré: “Ha trovato delle difficoltà ma è normale visto che era alla prima partita ufficiale. Avevo bisogno di centimetri a centrocampo e sfruttare i calci da fermo: l’ho scelto per questo”.

Su Pato: “E’ in miglioramento e sta lavorando positivamente. Dopo lo Zenit rientrerà completamebte in gruppo. Valuterò se sarà a disposizione per il derby o magari fargli giocare qualche minuto con la Primavera”.

Sugli infortunati: “Flamini ha un’infiammazione al ginocchio, tornare dopo l’operazione al crociato non è semplice. Ci vorrà del tempo. Zapata invece sta bene”.

Su Pazzini: “Sta facendo bene, sono contento. E’ l’unico giocatore con caratteristiche da prima punta, il possibile sostituto è Niang, ma volendo anche Bojan. Dobbiamo però modificare il nostro modo di giocare quando c’è il Pazzo, servendolo con più continuità”.

Su Berlusconi: “In questi giorni non ho sentito il Presidente”.

Sulla difesa: “Possibilità di giocare a 3? Sì, ma diventerebbe una difesa a 5. Tutte le squadre che giocano con la difesa a tre poi difendono sempre con cinque interpreti”.

Sulla classifica momentanea: “Normale sperassimo di avere 15 punti a questo punto, abbiamo commesso degli errori ma il campionato è lungo. La Juve è la favorita ma ha la Champions League, poi c’è il Napoli, senza sottovalutare Lazio, Roma e Inter. Ma bastano tre punti per tornare a sorridere, ora sotto con il Parma”.

Sull’unione di squadra: “La squadra lavora e si impegna, mi fa piacere che dicano che siano con me. Penso che meno danni faccio e meglio è, in campo non ci vado io ma i giocatori. Siamo un gruppo unito che lavoro sodo. L’allenatore deve dare delle indicazioni e scegliere i calciatori giusti, senza avere simpatie o antipatie”.

Sul modulo: “Non diamo troppa importanza al modulo, quello che contano sono i giocatori. La differenza in un campionato la fanno i pochi gol subiti. Le partite vanno giocate sempre con lo spirito giusto”.

Sul suo posto in tribuna per via della squalifica di mercoledì: “Ho potuto valutare le cose in maniera più distaccata, spesso avremmo dovuto fare molto meglio. Tassotti ha gestito bene l’incontro”.

Sul Parma: “Squadra difficile da affronTare, espertI e ben organizzatI. Dovremo fare molta attenzione, ci vorrà pazienza. La panchina domani sarà fondamentale. E’ una partita importante, vorrei cominciare a non prendere gol in trasferta”.

Sulla prestazione contro il Cagliari e l’atteggiamento attuale dei rossoneri: “Mercoledì abbiamo fatto un buon primo tempo, concedendo poco o niente. Dobbiamo però sbagliare di meno, gestendo meglio la palla ed essere più sereni. San Siro in questo momento non aiuta perché il pallone non scivola velocemente, ma il campo tiene bene. La squadra, comunque, quando c’è da difendere lo fa coralmente”.

Sulla formazione: “Devo valutare ancora, oggi è il primo vero allenamento che facciamo dopo la vittoria contro il Cagliari. Abbiamo speso tanto contro di loro ma anche con l’Udinese in nove; ci sono alcuni giocatori come Emanuelson e Montolivo che stanno giocando molto in questo periodo. Boateng sicuramente sarà titolare. Bojan? Ci sono delle possibilità che giochi, sono soddisfatto del suo lavoro”.

Sul momento di El Shaarawy: “Se da due anni a questa parte giocano diversi giovani nel Milan vuol dire che sono bravi, non è solo merito mio ma soprattutto della società. El Shaarawy è migliorato molto, ha grandissime doti tecniche ma deve capire che non ha ancora fatto niente: nel calcio bisogna mentenere certi livelli per tanto tempo. E’ intelligente e deve essere bravo a farsi scivolare addosso le pressioni. Deve tenersi stretto questo Milan”.

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