Spalletti: “Milan favorito in Champions, ma lo Zenit stupirà. Vi racconto un retroscena con Galliani quando…”

Con i costosi ma preziosissimi arrivi di Hulk e Witsel il suo Zenit è pronto a combattere senza paura, sognando sempre più in grande. Luciano Spalletti, allenatore della squadra russa campione in carica, suona (moderatamente) la carica ai microfoni di Sky Sport 24: “Sono ormai da tre anni in Russia dove ho sempre cercato di lavorare al meglio con il materiale che avevo a disposizione, penso di aver fatto delle buone cose. Hulk e Witsel ci daranno una grossa mano, li definisco due campioncini giovani che rappresentano un investimento per il futuro. Io il dopo Capello? Mi sento un po’ russo ma al momento no, è difficile. Adesso penso solo allo Zenit e ad andare il più avanti possibile in Champions”.

L’allenatore italiano vuole fare la storia e non vede l’ora di scendere in campo europeo: “L’obiettivo primario dell’anno prossimo sarà quello di vincere per la terza volta di seguito il campionato, traguardo che non ha ancora raggiunto nessuno. In Champions League diremo la nostra, ma il girone non è semplice: insieme ad Anderlecht e Malaga lotteremo fino alla fine. Milan a parte le altre squadre più o meno si equivalgono. Poi ancora sui rossoneri: “Penso che il Milan sia il vero favorito nel girone, si è ringiovanito ma continua ad avere grandi giocatori e un grande allenatore. E’ un gradino sopra per la storia che lo accompagna. Hanno preso Pazzini che era l’uomo che gli serviva; così come Zapata”.

Ma il passaggio più curioso dell’intervista Spalletti lo regala svelando un retroscena di qualche anno fa, complici proprio il Milan e Galliani: “In passato sono stato sedotto ed abbandonato da Galliani… Mi chiamò e mi promise di volermi affidare presto la panchina rossonero, salvo poi chiedermi di liberarlo dall’impegno preso, che feci senza problemi. Dopodiché ho continuato ad allenare come faccio da anni”. Infine sulla Nazionale di Prandelli: “E’ un’Italia giovane e promettente, Prandelli sta facendo un buon lavoro. Per il campionato, invece, dico Juve. E’ la squadra più forte e con più cambi, in più ha un valore aggiunto come Pirlo. Stramaccioni? Mi piace molto”.

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