Tasso: buona la prima (ultima?). Urge qualità a centrocampo!

R. Vetere (Milan Inter Radio Tv)
R. Vetere (Milan Inter Radio Tv)

Finalmente. Finalmente la vittoria sul campo stregato di San Siro. La terra di casa, quella che dovrebbe essere più amica di tutte, aveva già fatto diversi brutti scherzi al Milan in questo inizio di stagione. La vittoria tardava ad arrivare e si iniziava a parlare insistentemente di campo “maledetto”. Neanche il tempo di finire la frase ed ecco la vittoria che rompe il tabù: 2 a 0 inflitto a un Cagliari non certo irresistibile. Questo turno infra-settimanale porta inoltre alcune note positive nelle tasche di Allegri. E di Tassotti, per l’occasione seduto in panchina. La prima, sicuramente El Shaarawy. E’ lui l’uomo, o meglio, il ragazzino, capace di accendere la luce in uno scenario ormai abitualmente fiacco: pubblico non pervenuto al Meazza e scenario desolante.

Protestare è anche un diritto, è del tutto legittimo quindi non comprare il biglietto e starsene a casa. Tornando al campo, il Faraone dà dinamismo, inserimenti e qualità. Tutte caratteristiche non mostrate sul campo né da Montolivo né da Traore né da De Jong. Il centrocampo non funge da cervello produttore di idee e il risultato è scontato: i rossoneri faticano terribilmente a macinare un gioco che sia fluido. Le idee più azzeccate in fase di costruzione le hanno Mexes (tutto dire!) e proprio El Shaarawy. Poco altro.

La mediana è il reparto che risulta maggiormente prosciugato di ogni spirito di fantasia.Urge ritrovare il vero Montolivo, perché quello visto finora non è il centrocampista poliedrico ammirato nella Nazionale finalista agli ultimi Europei. In attesa che in gennaio, portafogli permettendo, si possa correre ai ripari con un innesto di qualità. Il ritorno in campo di Robinho, poi, fa ben sperare la doppia coppia Allegri-Tassotti, che ritrova così uno dei giocatori qualitativamente più dotati. Pochi minuti di partita, ma sufficienti per dimostrare che con Binho in campo è più facile trovare gli spazzi giusti per inserirsi nella difesa avversaria; il brasiliano corre, e bene, anche a favore della squadra.

Altro dato positivo: la porta di Abbiati è rimasta inviolata. Dopo le numerose reti subite senza segnare, si è ribaltata la tendenza. Allegri può ripartire da qui, tornando ad occupare il suo posto in panchina. Forse, ora, ci starà ancor più comodo.

Twitter: @riccardo_vetere

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