Vittoria e Pazzini gli up, aspettando Nocerino

Si è conclusa con il quasi insperato successo di Bologna una settimana tutto sommato positiva per la squadra allenata da Massimiliano Allegri. Infatti, dopo il disastroso inizio di campionato e le polemiche per un mercato insoddisfacente, la società si è mossa con qualche importante innesto, e i primi risultati si sono già visti.

 

Partiamo proprio dal mercato. Se fino a domenica scorsa la campagna acquisti/cessioni rossonera si era limitata quasi esclusivamente alla seconda voce, scatenando l’ira di buona parte della tifoseria, nell’ultima settimana di agosto Galliani, come suo solito, ha piazzato due importanti colpi. Con l’arrivo di Bojan si è rimpinzato un reparto che, complici i continui infortuni di Pato e le prestazioni sottotono di El Shaarawy, sembrava dover dipendere solo da Robinho, peraltro fermo ai box. Ancora più importante l’acquisto di De Jong, un giocatore “mastino”, come piace ad Allegri, una vera e propria diga davanti alla difesa, che permetterà al tecnico livornese di spostare Montolivo nel ruolo che più gli si addice, quello della mezz’ala. Insomma, due colpi low cost ma senza dubbio di fondamentale importanza. IN RIALZO.

È ovvio che al momento tali innesti non possano far fare alla squadra un salto di qualità immediato, in quanto ci sono dei meccanismi decisamente da oliare. E si è visto nel corso della partita di ieri sera. Il gioco espresso dal Diavolo è ancora insufficiente, la squadra è statica, si muove poco o nulla senza palla e sbaglia un’altissima quantità di passaggi, anche elementari. Per buona parte della gara, il Bologna ha rischiato più volte di vincere e, se non fosse stato per il repentino calo avuto negli ultimi venti minuti di gioco, probabilmente adesso non saremmo qui a festeggiare. Urge un’inversione di marcia. IN RIBASSO.

Di positivo, ovviamente, c’è il risultato, un risultato tanto più prezioso quanto insperato e, se vogliamo dirla tutta, non proprio meritatissimo. Una vittoria che vale molto più dell’oro, perché arrivata in un momento decisamente no e perché può dare alla squadra quella iniezione di fiducia che può permetterle di migliorare anche nel gioco espresso. Insomma, una bella spinta sia per un morale che fino a un certo punto sembrava proprio sotto i piedi, sia, soprattutto, per la classifica. Perdere altri tre punti dalle antagoniste sarebbe stata una mazzata non indifferente. IN RIALZO.

Analizzando il comportamento della squadra nei diversi ruoli, possiamo sottolineare che le buone notizie vengono soprattutto dal reparto offensivo, anche se quasi esclusivamente i meriti vanno attribuiti a un solo uomo. Gianpaolo Pazzini ha disputato la partita perfetta, mettendo a segno una straordinaria tripletta e caricandosi sulle spalle, alla grande, l’intero peso del reparto offensivo rossonero, rinforzato sì dall’acquisto di Bojan, ma orfano, al momento, di Pato e Robinho, e con un El Shaarawy ancora lontano dalla migliore condizione. Una prestazione, quella del Pazzo, che fa ben sperare i tifosi per il prosieguo della stagione. E magari fa rosicare l’altra sponda del Naviglio… IN RIALZO.

Abbiamo riassunto la buona prestazione dell’attacco rossonero in una sola persona. La stessa cosa potremmo fare per il reparto centrale del campo. Solo che stavolta il giudizio è tutt’altro che positivo. E l’uomo a finire sotto la lente di ingrandimento è Antonio Nocerino. Il centrocampista campano, che lo scorso anno è stato autore di una stagione a dir poco straordinaria e sopra ogni più rosea aspettativa, adesso fatica a trovare la condizione migliore. Abulico, assente dalla manovra, poco incisivo e presente. Eppure la grinta non gli manca. Molti hanno individuato questa sua sorta di “spaesamento” nell’assenza di Ibra, che con il suo gioco favoriva gli inserimenti dei centrocampisti. Noi crediamo che si tratti semplicemente di un momento no, che il Noce debba riacquistare la forma migliore e tornerà presto protagonista. IN RIBASSO.

Concludiamo con la difesa. Qui, purtroppo, l’addio della coppia centrale più forte del mondo continua a balzare agli occhi. Il reparto arretrato attuale, in molti momenti della partita, fa venire i brividi. Sia Acerbi che, soprattutto, Bonera sembrano spesso e volentieri spaesati, molte volte non sanno che fare con il pallone tra i piedi e l’indecisione regna sovrana. Indecisione che, a certi livelli, ti costa spesso cara. Diamanti ieri ha fatto il bello e il cattivo tempo, senza che i due centrali rossoneri abbiano mai dato la sensazione di potergli porre un argine. Probabilmente non sarà questa la difesa che ha in mente Allegri per il resto del campionato, ma al momento la situazione non è delle migliori. Siamo allo stesso punto della scorsa settimana. STAGNANTE.

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