Dal sito ufficiale a Tuttosport: tutte le contraddizioni di chi non avrebbe bisogno di certi mezzucci

Una cosa è il tifo. Una cosa è l’errore arbitrale. Un’altra, ben più importante, è l’obiettività. E nel dopo-partita di Milan-Juventus qualcuno sulla sponda bianconera l’ha persa per strada.

In molti si sono chiesti come mai nella mixed-zone di San Siro si fosse presentato subito un Gigi Buffon, amareggiato per il rigore assegnato da Rizzoli quanto critico coi compagni di squadra, ben prima di Beppe Marotta e Angelo Alessio, molto fermi, al contrario, sullo stigmatizzare l’errore sul presunto tocco di braccio di Isla. Forse perchè prima c’era da concordare una linea con Antonio Conte, sicuramente poco felice per la direzione di gara quanto legittimamente pensieroso per le anticipazioni di stampa dei giorni scorsi circa la chiusura dell’inchiesta della Procura di Bari sulla partita Salernitana-Bari del 2009. Carte che, secondo la ricostruzione del quotidiano La Repubblica, potrebbero costare al tecnico della Juve un nuovo deferimento per omessa denuncia. Processi a parte, è stato curioso registrare dichiarazioni critiche di Buffon sull’atteggiamento della squadra bianconera pochi minuti prima di ascoltare un Marotta intento a chiedere: “Cosa sarebbe successo se fosse stato assegnato un rigore così alla Juve?“.

E’ altrettanto curioso leggere a tarda sera l’apertura del sito ufficiale della Juventus: “Più Juve che Milan, ma non basta“. E due notizie più avanti vedere un titolo come questo: “Alessio: ‘Non era la solita Juve”. Forse perchè il tabellino, a fine gara, diceva che i bianconeri avessero tirato nello specchio due volte contro le cinque del Milan. E se n’è accorto anche l’allenatore bianconero designato alla panchina. Questione di oggettività, dicevamo. I Campioni d’Italia in carica non hanno dato mai la sensazione di poter vincere la gara. Ma tant’è.

Per non parlare dell’apertura di Tuttosport di oggi, “Galliani, mettila sul tuo cellulare”, con tanto di foto del tocco di ascella di Mauricio Isla. E il sommario: “Milan-Juve 1-0: ma il penalty decisivo è un’invenzione“. Caduta di stile? Giudicheranno i lettori-tifosi. Va detto, però, che il direttore del quotidiano sportivo di Torino, Vittorio Oreggia, scrive nel suo editoriale: “La Juventus ha perso la sua seconda partita in campionato per demeriti propri, per colpa di un approccio sbagliato alla sfida contro il Milan, per il calo di rendimento accusato da buona parte dei suoi giocatori dopo la faticaccia in Champions League“. Fatta la premessa, il tono si fa dura con Rizzoli (“il dittatorino di Bologna“) e con i giudici di porta, che hanno aumentato “a dismisura il numero di minchiate“. Poi la stoccata: “Sarebbe bello se sul suo preziosissimo cellulare, Galliani sostituisse la fotografia dello scempio di Muntari con quello di Isla: 1-1 che si riconomincia. Una battuta, per carità, che immaginiamo strapperà un sorriso all’amministratore delegato rossonero, uomo di mondo e di calcio. Uomo, in assoluto, che sa”.

Difficile azzardare pronostici sui sorrisi di Galliani, meglio auspicare che tutti si diano una calmata. E l’Avvocato si starà rivoltando nella tomba.

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