Dopo la politica, la panchina: Sheva ct dell’Ucraina?

Il suo addio al mondo del calcio, repentino, prematuro e inaspettato, aveva tristemente meravigliato i suoi tanti tifosi sparsi per il mondo. Vallo spiegare a un milanista, che Shevchenko, Sheva, l’eroe di Manchester, lo Zar, molla tutto, per sempre, appendendo gli scarpini al chiodo. E’ destabilizzante constatare che il tempo passa, passa per tutti e non risparmia nessuno, neppure i più grandi.

Ad ogni modo, dopo gli Europei, qualche mese fa, Andriy Shevchenko decise di dire basta al tappeto verde, per entrare nel mondo della politica, candidandosi alle elezioni nel suo Paese. Una scelta di cuore, per un amore più grande del pallone, come solo la propria patria può essere. L’esperienza, però, ha avuto vita breve, e si è conclusa con un vero e proprio flop per il suo partito.

Così, da un paio di giorni, si sta diffondendo un’indiscrezione, secondo cui il presidente della federazione ucraina, Anatoly Konkov, avrebbe offerto all’ex attaccante del Milan la panchina della nazionale ucraina. Konkov punterebbe molto sulla sua giovane età e sul suo entusiasmo per inaugurare l’era del dopo-Blochin.

Shevchenko ha giocato in club grandi come la Dinamo Kiev, il Milan e il Chelsea, ed ha avuto come guide vere e proprie leggende come Lobanovsky, Ancelotti e Mourinho“, pare abbia dichiarato il n°1 della federazione ucraina, secondo cui Sheva avrebbe nel sangue la stoffa di allenatore, grazie ai tanti anni accanto a dei grandi “insegnanti” del settore, che avrebbero formato in lui una sorta di esperienza pregressa.

Cosa farà Sheva? E’ ancora presto per dirlo, ma tutti gli amanti del calcio sperano di rivedere Andriy calcare l’erba di qualche grande stadio, e pazienza se si fermerà alla panchina, anziché scendere in campo. Non ci si abitua mai all’assenza di campioni grandi come lui. 

 

 

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