Settimana da incorniciare. Sarà rinascita?

Si è chiuso con il più bello dei risultati una settimana finalmente da Milan. La vittoria di ieri sera contro la capolista e ormai ex invincibile Juventus ha mostrato una formazione che, dopo Napoli, sembra rivitalizzata. Sarà merito delle visite di Berlusconi a Milanello, della fiducia rinnovata ad Allegri e a tutta la rosa, di un modulo che inizia a consolidarsi, fatto sta che i rossoneri hanno disputato un ottimo incontro al San Paolo, riacciuffando un pareggio insperato, hanno colto la qualificazione in Champions e hanno battuto, meritando, la fortissima corazzata bianconera. Tutto in una settimana. Una settimana da Milan. IN RIALZO.

Procediamo per ordine temporale, dunque. La settimana, preceduta dal buon pareggio di Napoli, è iniziata con un traguardo importantissimo. Con il 3-1 contro l’Anderlecht i rossoneri hanno centrato il primo grande traguardo stagionale, la qualificazione agli ottavi di Champions. In Belgio gli uomini di Allegri, dopo un pessimo primo tempo, sono riusciti a trovare la vittoria grazie a una grande prestazione nella ripresa, e soprattutto a un Faraone in gran spolvero e alla prodezza di Mexes. IN RIALZO.

Un risultato che ha dato morale, al quale si è aggiunta la rabbia agonistica derivata dalla seconda visita consecutiva di Berlusconi a Milanello e al fatto di dover dimostrare contro la migliore formazione del Campionato italiano che il Milan rimane, nonostante tutte le difficoltà, una grande squadra. Da qui un primo tempo strepitoso, nel quale la Juventus ha prodotto poco o nulla grazie all’incredibile carica agonistica dei rossoneri, unita a una sorprendente lucidità. Una prestazione e un risultato che potranno cambiare nettamente la stagione del Diavolo. IN RIALZO.

In una serata che ha visto tutti o quasi disputare una partita egregia e dopo aver esaltato a più riprese le magnifiche giocate di El Shaarawy, ci sentiamo in dovere di evidenziare la prestazione di un altro ventenne, Mattia De Sciglio. Il giovane terzino dell’Under 21 ha disputato una partita eccezionale, mostrando la personalità di un veterano, limitando le incursioni di un funambolo come Asamoah e proponendosi con decisione in fase offensiva, anche se in maniera più limitata rispetto ad altre occasioni. Insomma, un “bambino” prodigio che mostra la classe del più maturo dei trentenni, che si sta prendendo di diritto quella fascia e che potrebbe togliere il posto da titolare ad Abate, intravedendo, e lo meriterebbe, anche la consacrazione in Nazionale maggiore. IN RIALZO.

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