Sheva non vuole improvvisarsi ct: “E’ prematuro”

Non è ancora il suo tempo, ha detto. Forse, di tempo, ne è passato troppo poco da quando ha appeso gli scarpini al chiodo. Non basta qualche mese per saltare dal campo alla panchina, per imparare davvero come si dirige una squadra. Non ci si improvvisa allenatori, e questo Shevchenko lo sa bene. L’offerta di guidare la nazionale ucraina gli era arrivata qualche settimana fa. Soltanto oggi la risposta ufficiale:Penso che sarebbe una mossa troppo affrettata per me. Spero che la Federazione comprenda la mia decisione. Sono orgoglioso di aver giocato così tanti anni con la maglia dell’Ucraina e di aver vissuto partite indimenticabili e profonde emozioni”.

Dopo l’addio al calcio Sheva si era dedicato alla politica, buttandosi nella mischia con la frenesia di chi vorrebbe fare tanto per il proprio Paese. Ma il suo entusiasmo è stato smorzato dai risultati, negativi e deludenti, che hanno fatto appassire il progetto, e forse anche la sua passione. Ecco perché si era pensato a un suo ritorno nel mondo del calcio, smentito invece quest’oggi dal diretto interessato.

Per dovere di cronaca riportiamo la voce che si è diffusa nel pomeriggio su varie pagine dei social network, ossia di uno Sheva dirigente del Chelsea, addirittura già presente domani a Torino per la gara contro la Juve. Sono solo rumors, probabilmente infondati. Sarà lo stesso Sheva, eventualmente, a chiarire il suo futuro. Che sia lontano o vicino dai campi di calcio.

 

 

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