Da Trieste all’esordio in Europa: ecco la storia di bomber Petagna

Il calcio è fatto anche di questi elementi. A volte basta un gol, un assist, un infortunio di un tuo compagno di reparto o la matematica qualificazione della tua prima squadra per farti assaggiare per la prima volta il gusto del palcoscenico europeo. Una sensazione unica, inimmaginabile quella che un ragazzo 17enne di Trieste ha potuto provare ieri sera a San Siro: novantesimo minuto, i rossoneri sono sotto contro lo Zenit, Allegri si gira verso la panchina e sceglie proprio lui come ultimo cambio. Si alza la lavagnetta luminosa: in rosso compare il numero 22, esce Bojan; in verde appare il numero 37, entra il bomber della Primavera. Inizia, ufficialmente, la carriera di Andrea Petagna in rossonero.

Nipote di Francesco Petagna, storica bandiera della Triestina degli anni ’50, Andrea nasce a Trieste il 30 giugno 1995. Lo scouting rossonero mette subito gli occhi sul ragazzo che a 14 anni viene portato a Milano dove la prima stagione, nella quale segna 15 gol, con la maglia dei Giovanissimi Nazionali vince lo Scudetto di categoria segnando anche nella finale vinta 3-0 contro la Roma di Vincenzo Montella. Le propettive sul giocatore aumentano, ma un vero attaccante viene messo alla prova solo quando gioca in categorie superiori alla sua. Il salto così per Petagna è doppio: dai Giovanissimi Nazionali passa direttamente agli Allievi Nazionali, giocando con i ragazzi più grandi di lui di un anno. Ma anche qui i gol e le soddisfazioni non mancano: a fine stagione arriva un altro Scudetto di categoria.

Dopo due anni di trionfi e gol, Petagna compie il definitivo salto dagli Allievi Nazionali alla Primavera, giungendo con un anno ti anticipo sulla tebella di marcia dei classe ’95. La stagione scorsa viene rallentato dalla grande annata di Comi, che segnando a raffica limita l’esplosione di un bomber pronto a divenire il prototipo perfetto del nuovo attaccante di Allegri. Ha dalla sua un fisico possente, che usa magistralmente e al quale accompagna anche un’ottima tecnica di base: mancino puro, quando c’è da fare l’assist vincente per il compagno Petagna non disdegna neanche da questo punto di vista. In stagione, al giro di boa, ha già collezionato 8 gol e 4 assist: Dolcetti e il Milan puntano forte su di lui.

Bomber classico, semplicemente un numero 9: Petagna potrà essere questo e molto altro. “La maglia di stasera la incornicerò a casa. Ero emozionatissimo durante la riunione tecnica e durante il riscaldamento, poi avevo voglia di entrare e sono stato tranquillo”, ha dichiarato a fine partita. Si parlava ad aprile di un interessamento del Barcellona, ma il Milan lo ha già blindato. Con l’esordio di ieri, Petagna scansa dal podio Simoneandrea Ganz ed è il terzo giocatore più giovane di sempre ad aver esordito con la maglia del Milan: il viaggio è appena iniziato, mettetevi comodi e godetevi questo bomber tutto rossonero.

Twitter: @SBasil_10

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