G. e D. Paolillo: quando la procura è di famiglia, da Kakà a Mastour

G.PaolilloSe la trattativa che potrebbe vedere il ritorno di Kakà in rossonero si è riaperta, il merito va all’agente FIFA Gaetano Paolillo, da sempre in buoni rapporti con la società di Via Turati e vero angelo custode dell’ex 22: è stato infatti Gaetano, un tempo ala destra in forza a compagini di Serie B e C, a puntare a tutti gli effetti su Ricky e a facilitarne, così, l’approdo in rossonero ormai dieci anni fa. Leonardo, insomma, ha influito ai tempi fino a un certo punto.

E’ stato Paolillo a consigliare a Galliani di seguire con attenzione il “Bambino d’Oro”, nonché di farsi avanti con decisione e convincere l’ingegner Bosco Leite a dare il proprio assenso sul trasferimento del figlio. Figura cruciale nella carriera da giocatore del classe ’82, seppur dimenticata dai più, il buon Gaetano ha trascorso parte del pomeriggio di ieri in via Turati, seguendo passo dopo passo la genesi e i primissimi sviluppi della trattativa tra Real Madrid e Milan. Schivo coi media, poco è trapelato dell’incontro con Galliani e Allegri, ma quel sorriso all’uscita del civico 3 è parso valere più di mille altre parole.

E se Gaetano Paolillo è considerato da tempo uno tra gli agenti FIFA di fiducia dei rossoneri, il figlio Dario si trova nelle condizioni di divenire il manager a cui affidarsi per il futuro. Classe ’90, il più giovane agente italiano di sempre, è riuscito ad ottenere la procura di uno dei più grandi enfant prodige militanti nelle giovanili rossonere: Hachim Mastour, fantasista marocchino non ancora 15enne, un tempo in forza all’Inter e ora alla corte degli Allievi di Pippo Inzaghi. Stiamo parlando di una promessa, che si distingue per tecnica di base e rapidità e dispone delle carte in regola per segnare un’epoca calcistica. Il tutto, sia chiaro, a patto che impari a lavorare con professionalità e determinazione. Insomma, da padre a figlio, l’occhio lungo sembra proprio non mancare.

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