Le due ore di Torino si sono fatte sentire anche su Montolivo

montolivoPer le sue geometrie è diventato giustamente un perno insostituibile della mediana rossonera, ma ora Riccardo Montolivo, dopo una mirabile parte centrale di girone d’andata, sta patendo, purtroppo per lui e per tutta la squadra, un fisiologico calo di condizione. E la manovra della compagine di Allegri ne risente.

Anche ieri nel posticipo di Marassi contro la Sampdoria, il centrocampista di Caravaggio non ha disputato una partita all’altezza delle sue importanti qualità. Stretto tra la morsa di Poli e Kristicic, l’ex Fiorentina ha dovuto caricarsi da solo il centrocampo sulle spalle, a maggior ragione dopo l’uscita per infortunio di capitan Ambrosini. Monto ha cercato di smistare palloni con la consueta classe, ma la lucidità gli è venuta a mancare, soprattutto nella ripresa, quando il peso dei 120 minuti di Coppa contro la Juve si è fatto sentire appieno. Se il centrocampista della Nazionale è costretto a spendere energie in fase di copertura, si sfianca, e ribaltare l’azione diventa problematico, pure per uno coi suoi piedi.

Nelle ultime partite dell’anno scorso aveva trovato un perfetto partner in Nigel De Jong, perché l’olandese lo svincolava da ogni compito in copertura, cosa che, dopo l’infortunio dell’ex City, non è stata più possibile. In queste occasioni, sarebbe quanto mai salvifico un alter ego del regista toscano, che si alterni con lui nelle ravvicinate partite dei rossoneri. Dato che la rosa a disposizione di Allegri non lo contempla, sarebbe opportuno cercarlo nel variegato mondo del calciomercato.

Il tecnico livornese ne avrà parlato con Galliani nel corso del summit di mercato tenuto a via Turati la scorsa settimana, ed in questa direzione va inserito l’interesse per il catanese Francesco Lodi, uno dei migliori playmaker offerti dalla nostra Serie A. Purtroppo gli etnei non vogliono vendere il loro pezzo da novanta e anche oggi il ds Gasparin lo ha ribadito, pur ammettendo l’interesse concreto di Milan e Inter sul giocatore. Di occasioni ce ne sono tante in giro per l’Europa e, cercando bene, si potrebbe trovare qualche occasione a prezzo di saldo: lo richiede la situazione, perché senza dubbio la zona nevralgica del campo è quella che necessita di interventi strutturali mirati, perché i “capitani” Ambrosini e Montolivo non possono continuare a giocare ogni tre giorni, pretendendo da loro sempre il top.

Nel frattempo, nel post partita al Ferraris, il neo capitano del Milan ha rilevato: “Spero di poter dare il mio contributo alla squadra per raggiungere le posizioni di vertice, anche se ora è difficile vedendo la classifica. Noi ci crediamo, è giusto farlo fino a quando la matematica lo permetterà. Ora pensiamo alla prossima partita, non dobbiamo guardare il passo delle altre ma solo ai nostri problemi e provare a risolverli”. Riguardo la palesata stanchezza fisica, ha poi chiosato: “Oggi ho giocato la terza partita in sette giorni, ma forse ho sofferto di più la prima col Siena, venivamo dai carichi di lavoro. E’ anche giusto avvertire un po’ di stanchezza dopo tante partite ravvicinate“.

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