Si lavora in prospettiva, ma ora? Ancora Acerbi e Constant?

gallianiL’acquisizione della metà del cartellino di Riccardo Saponara, 21enne ala offensiva in forza all’Empoli, ha mosso il mercato invernale in entrata del Milan. Un mercato che si era già aperto con la cessione di Alexandre Pato per 15 milioni al Corinthians. Per il resto solo voci con tanta gente che viene indicata fra i possibili arrivi ed altri ancora candidati alla partenza. Fra le tante indicazioni sembra esserci un dato di fatto. In Via Turati hanno scelto la strada del ringiovanimento, con determinati parametri nello scegliere i giocatori: italiani, giovani con qualità importanti e di costi e ingaggi ridotti (sulla via dei vari El Shaarawy e De Sciglio).

Una strada senza dubbio condivisibile che potrebbe portare il Diavolo con pazienza, dedizione e un po’ di fortuna ai fasti del tempo. Ma ora? Ora che si fa? Quali sono le prospettive per questa seconda parte di stagione? Con l’eliminazione arrivata per mano della Juventus in Coppa Italia e la Champions che, dato l’avversario fuori portata, sembra una chimera, l’unica via per tornare in Europa passa dal campionato e, dopo la prima parte di stagione con appena trenta punti, non si può più sbagliare. Si deve correre ed andare a ritmi forsennati per raggiungere l’Europa e, magari, fare un pensierino a quella che conta. Ma l’attuale squadra è in grado e ha i mezzi per farlo?

Questa mattina Galliani, con le sue dichiarazioni, ha un po’ tramortito i sogni dei tifosi. Si è addirittura parlato di un Milan che ha ancora bisogno di fare cassa per acquistare e di una squadra che deve sfoltire la rosa. Ma come, e la cessione di Pato? E tutte le scelte dolorosissime fatte in estate? Forse si deve tener presente che chi ama questa squadra è stanco di essere preso in giro e non accetterebbe minimamente una seconda parte di stagione che si assomigli lontanamente alla prima. La gara persa con la Juventus, poi, ha mostrato ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che il Milan non ha una difesa degna di questo nome e che, dopo l’infortunio di De Jong, ha bisogno di rinforzi a centrocampo.

Ed è questo quello che tutti i milanisti si aspettano: due difensori (fra cui un terzino) e un centrocampista. Ma, certamente, non ai livelli di quelli che sono arrivati in estate, quando un mercato disastroso ci ha consegnato una difesa scandalosa, Acerbi in prima linea, ed un centrocampo che non sa tenere palla. Ora, qualcuno provi solo ad immaginare quello che può accadere fra poco più di un mese nella sfida contro il Barcellona, se rimane questa la rosa. Siamo pronti alla peggiore umiliazione mai ricevuta in Champions League? Siamo pronti a vedere Messi fra Mexes (e ci andrebbe di lusso) e Constant? Forse qualcuno ha dimenticato cosa significhi la maglia rossonera e che ci sono dei colori ed un prestigio da difendere. Anche perché, dopo essere stati abituati ai vari Baresi, Maldini, Nesta, Stam, Cafù, Thiago Silva, Zambrotta, fa tristezza vedere i vari Acerbi, Constant, Zapata, farne di tutti i colori.

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