Montolivo: “Ho un ruolo cruciale. La squadra? Ora si vede un’identità”

Montolivo Milan-Bologna (SpazioMilan) 2Riccardo Montolivo è sempre più uomo Milan. Leader in campo e positivo anche fuori. Questa sera l’ex Fiorentina, ospite all’evento evento Sport e Vocazione a Pavia, ha parlato ai micofoni di Milan Channel: “La mia posizione in campo? E’ un ruolo che mi piace, mi permette di stare nel vivo del gioco: è una fase di interdizione, forse più importante di quella offensiva. Con il campo di ieri era importante dare equilibrio. Sono a disposizione della squadra. Ieri, dopo l’espulsione, abbiamo cercato di controllare la gara piuttosto che fare il secondo gol. E’ una fase che dobbiamo migliorare. Abbiamo pensato a controllare il risultato piuttosto che aggredire l’Atalanta”.

Sul gioco espresso dalla squadra e l’amico Pazzini: “Stiamo dando più continuità rispetto ai mesi scorsi dove riuscivamo ad essere protagonisti solo per una parte di gara. Si sta vedendo un po’ più di identità di squadra. Giocando come regista tocco molti palloni. In questo momento giochiamo con due attaccanti esterni  mentre Pazzini si sta adattando al gioco della squadra. Ha fatto 10 gol che non sono pochi. Io cerco di creare i presupposti iniziali per dare il via a un’azione pericolosa”. Ancora personalmente: “Il mio è un ruolo cruciale, che mi obbliga a sbagliare il meno possibile e a giocare con sicurezza. Capita, come ieri, che la squadra avversaria abbia nella mia zona un giocatore che mi marchi a uomo”.

Sulle difficoltà iniziali e la partita contro l’Udinese: “Stiamo lavorando nella direzione giusta e stiamo diventando squadra. Prendiamo atto delle difficoltà che abbiamo avuto. Abbiamo pagato qualche difficoltà, i numeri dicono che ne siamo usciti bene. E’ ovvio che bisogna fare meglio e non dobbiamo accontentarci. L’Udinese? Sta uscendo da un inizio difficile, ha recuperato giocatori importanti là davanti come Muriel. Il loro allenatore sa preparare bene le partite e saprà metterci in difficoltà. Dovremo farci trovare pronti”.

UPDATE (22.30) – Ospite a Undici, il programma su Italia 2 condotto da Pardo, con la fidanzata Cristina De Pin, Monto ho proseguito parlando dell’inzio difficile di stagione: “Stiamo pagando ancora l’avvio di campionato difficoltoso. Il segreto del successo di oggi è quello di lavorare, per ora ci stiamo riuscendo ma siamo ancora lontani dal nostro obiettivo. Allegri? Mai in bilico perché ha sempre avuto la fiducia di Galliani”. Su El Shaarawy: “Può diventare un fenomeno: ha qualità e fiuto del gol, ci sono tutti i presupposti”. Niang: “Imprevidibile, casinista, divertente. Ha grandi qualità soprattutto fisiche ma deve migliorare tatticamente”. Sul suo bilancio personale: “Soddisfatto del mio rendimento ma consapevole di quanto la strada sia lunga e della continuità che ci vuole per indossare questa maglia. Prima il problema era che non eravamo ancora squadra. La svolta c’è stata con il Palermo, perdevamo 2-0 e abbiamo recuperato, ma anche la vittoria contro la Juve ci ha dato fiducia e autostima“. Sul terzo posto Champions: “Ci siamo avvicinati alle altre ma comunque loro corrono. Resta difficile dipende molto da noi, ma anche dagli altri”.

Sulla sfida contro il Barcellona: “A Messi ci penseremo, adesso ci sono Di Natale e Muriel. Partiamo sfavoriti, sono formidabili, i più forti in assoluto, sarà dura”. C’è poi spazio anche per un simpatico messaggio di Mexes: “Lo sopportiamo Ricky perché fa bene alla nostra squadra. Assomiglia a un comico francese e noi lo prendiamo sempre in giro per questo”. Continua poi Monto su Balotelli: “Un ragazzo egocentrico, estroso ma quello che ho conosciuto in Nazionale si è sempre comportato bene. Tecnicamente non si discute, poi vedrà la società. Credo che Milanello possa essere il posto giusto per lui, perché ci sono regole ferree sul comportamento e il codice etico”.

Su Firenze: “Piazza difficile, esisgente, sicuramente una buona palestra per una grande squadra. Io però sono felice della mia scelta, è stata la scelta giusta quella di andare al Milan, ma sono contento che i miei compagni stiano facendo bene”. Tornando al Milan: “L’obiettivo nostro è il terzo posto, poi vediamo chi c’è tra Lazio e Napoli”. Conclusione con l’11 ideale: “Buffon, Maldini, Dainelli, Gobbi, Lazzari, Ambrosini, Liverani, Donadel, Van Basten, Pazzini, Gilardino”.

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