Niang: “Spero di entrare nella lista Champions per sfidare Messi. Idoli? Cavani è incredibile”

niang 1 spaziomilanFinalmente parla anche lui. M’Baye Niang non mette solo minuti nelle gambe, con crescente fiducia da parte di Massimiliano Allegri. Il giovane attaccante francese del Milan ha confidato un po’ di sensazioni e particolari inediti dei suoi primi mesi rossoneri in una lunga intervista al Corriere dello Sport.

Al Milan si sta molto bene, meglio di quanto potessi prevedere – ha spiegato il giocatore -. Era il mio primo obiettivo vestire la maglia rossonera perché si tratta del club più titolato al mondo. L’ambientamento? Immediato, senza difficoltà per merito di Boateng, Ambrosini, Robinho, grandi giocatori e grandi uomini”.

Quindi il desiderio di scendere in campo con maggiore frequenza: “Vorrei giocare un po’ di più, ma mi rendo conto che non dipende solo da me. La posizione? Mi adatto bene ad ogni situazione”. E sul carattere un po’ esuberante, ecco cosa racconta lo stesso Niang in merito agli errori dei primi tempi: “Ho sbagliato, il Milan ha un suo stile preciso anche fuori dal campo. Quello che impari a Milanello ti serve sempre e comunque nella vita di tutti i giorni”. Intanto l’italiano del francese migliora e lo aiuta a spiegare con efficacia il suo pensiero su Mister Allegri: “Un maestro eccellente. Mi parla molto, mi insegna, mi corregge. Abbiamo un ottimo rapporto. Ha un culto maniacale del lavoro. E’ instancabile, un perfezionista. Ha una decisa predisposizione nei confronti dei giovani, gli piace insegnare calcio”. Con qualche aneddoto: “Gli sento ripetere a El Shaarawy che deve continuare a lavorare, che deve perfezionarsi. Anche con me batte sempre sullo stesso chiodo: mi impone, giustamente, miglioramenti continui, dice che non devo mai adagiarmi”.

Tra i compagni-amici di Niang al primo posto figura il Faraone El Shaarawy: “Un ragazzo eccezionale, ha solo due anni in più di me – ha affermato il francese -, ma è già molto maturo e concreto. Ha saputo restare umile, non fa il fenomeno. La sua cresta? Davvero bella, ma troppo impegnativa per me. Preferisco averla più bassa”.

Poi a random un po’ di considerazioni sui punti deboli (“Devo imparare a fare gol di testa”), sulla sfida contro il Barcellona di Messi in Champions League (“sono fiducioso, abbiamo a disposizione 180 minuti, tutto è possibile. Non ho paura di Messi, spero di poterlo dimostrare nell’ottavo di finale, spero di essere nella lista Champions di fine gennaio”), sull’indicazione dell’idolo attuale (“Cavani, attaccante incredibile con un senso del gol fantastico”), su Mario Balotelli (“Non posso essere paragonato a lui, che è un campione già affermato”) e sul rapporto con Silvio Berlusconi (“Mi parla sempre, manifesta grande interesse per me. Mi fa piacere la sua fiducia”).

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