Rinnoviamo l’appello: senza stadio non si va da nessuna parte. Occhio a Destro…

R. Vetere (Milan Inter Radio Tv)
R. Vetere (Milan Inter Radio Tv)

Stadio e studio. Come Dr.Jekyll e Mr. Hyde, vanno di pari passo e sono al tempo stesso una cosa sola. Lo stadio, quale casa per ospitare l’evento sportivo, incrementare gli introiti e migliorare il pacchetto societario, se lo fará nuovo di zecca anche la Roma americana dei Pallotta.

Dopo gli Agnelli, un’altra famiglia dotata di pragmatismo, che alle chiacchiere preferisce il mattone. Studio, inteso come la programmazione, l’organizzazione e la strategia da affiancare al progetto calcistico-sportivo: se hai dei bravi giovanotti che sappiano “giuocare” al calcio, è bene predisporre una cornice che possa un giorno divenire il palcoscenico dei grandi concerti. I talenti, un giorno, vogliono esibirsi come le grandi star, come i Timberlake e le Beyoncè.
Brave, complimenti a Juve e Roma dunque. Presto girranno un film dal titolo “Ritorno al futuro”. Qualcun altro penserá ancora a Jurassic Park… Ecco che così rinnoviamo il nostro appello; non ci si può sottrarre dalla costruzione di un impianto che migliori l’intero tenore di vita di una società, se si vuole crescere del tutto e in maniera consolidata.

Sul mercato, attenzione a Mattia Destro. Berlusconi è uscito allo scoperto e ha fatto sapere che uno dei tre giovani sotto la lente d’ingrandimento del Milan è un italiano. Balotelli? Difficile credere che “una mela marcia” – parola di Berlusconi – possa essere portata nell’orto di Carnago. Destro? E’ lui l’indiziato numero a vestire la maglia rossonera e a sostitutire Pato e il partente Robinho.

Twitter:  @riccardo_vetere

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