Alla ricerca del reale obiettivo stagionale: secondo posto o quarti di Champions?

F. Villa - Collaboratore SpazioMilan.it
F. Villa – Collaboratore SpazioMilan.it

Chi si aspettava un’annata del tutto anonima per i rossoneri è rimasto spiazzato. Smentiti anche tutti coloro che ritenevano Massimiliano Allegri un tecnico non all’altezza di costruire (dal nulla) una squadra competitiva. Smontata completamente inoltre anche la teoria che vedeva Pazzini come attaccante non funzionale al progetto. Il Pazzo ha dimostrato sin dall’inizio grande professionalità. Si è distinto da subito per umiltà e abnegazione nel pur complicato inizio di stagione. Le sue reti non sono quasi mai mancate, anche se per la verità talvolta peccavano di peso specifico. La condizione crescente sua e della squadra degli ultimi mesi del 2012, ha fatto si che anche i più scettici potessero apprezzarne le prestazioni. Tuttavia l’arrivo di Super Mario per molti poteva rappresentare il punto di svolta in negativo della sua esprienza milanista.

Inaspettatamente invece col Barça, sfida più complessa della stagione, Pazzini ha dimostrato la sua utilità, sfiancando i difensori blaugrana impedendo loro di impostare disinvolti attraverso un pressing sfiancante e impegnandoli con la sua fisicità in fase d’attacco. Poi è arrivata la doppietta con la Lazio dello scorso sabato, con conseguente standing ovation del pubblico di San Siro, giusto premio per gli sforzi e la pazienza di Scacco Pazzo. Paradossalmente pare che la squadra nel suo insieme si esprima meglio senza Balo. Mario è rossonero solo da un mese, pertanto ci può stare che il Milan con lui appaia un filo meno armonioso e compatto. Nell’ultima gara di campionato contro i biancocelesti si è visto un Diavolo intenso per 90 minuti, che ha ‘ammazzato’ la partita aggredendo gli uomini di Petkovic con continuità, soprattutto dopo aver sbloccato il risultato.

La lezione del derby sembra esser stata assimilata e nonostante la vittoria sia maturata in superiorità numerica per un tempo e mezzo, è significativo notare come la pressione sul portatore di palla non sia mai mancata, nemmeno nei minuti di recupero. La ferocia con la quale è stato battuto il campo è il frutto di una condizione atletica e mentale davvero rimarchevole. Rimane ‘solo’ da capire il reale obiettivo stagionale. Gli orizzonti mutano di continuo e il momentaneo terzo posto con discreta vista sul secondo, rappresentano oggi una piacevole realtà da vivere domenica dopo domenica.

Twitter: @fabryvilla84

Impostazioni privacy