Chievo-Milan, un anno dopo: stesso risultato, ma quanto sono cambiati tempi e circostanze…

Muntari-Gol-Chievo-420x318Gianbattista Vico parlava di corsi e ricorsi storici, a voler intendere quelle situazioni che ciclicamente si ripetono, facendo si che lo scorrere del tempo possa essere paragonato ad un cerchio più che ad una linea retta che tende all’infinito. Chievo – Milan è un pò lo specchio della celebre teoria del filosofo napoletano, con due risultati identici ad un anno di distanza, ma scenari e conseguenze completamente opposti.

Lo scorso dieci aprile, il Milan di Nesta, Zambrotta, Gattuso, Seedorf e Ibrahimovic sbancava per 0-1 il Bentegodi di Verona nell’anticipo della 32esima giornata, grazie ad un bel sinistro di Sulley Muntari al settimo minuto del primo tempo. Quella vittoria ebbe, a posteriori, un sapore molto amaro, perchè fu solo un’illusione temporanea, che non impedì ai rossoneri di gettare alle ortiche un campionato in cui si partiva da favoriti e che soli tre giorni prima aveva avuto lo snodo cruciale con la sconfitta a San Siro per mano della Fiorentina. Poco meno di un anno dopo, il campionato ci presenta un Chievo – Milan da sabato di Pasqua: nel Milan stagione 2012/2013 non figurano più i campioni sopracitati e due ragazzi che lo scorso anno debuttarono in rossonero proprio in quel match, De Sciglio ed El Shaarawy, ora sono titolari inamovibili e i veri protagonisti dell’annata del club di Via Turati. Il risultato è lo stesso, ancora con un gol di un centrocampista nel primo tempo (Montolivo al 25° deposita in rete una corta respinta di Puggioni): tre punti portati a casa, tre punti che aritmeticamente valgono come quelli dello scorso anno, ma che dal punto di vista delle situazioni e degli stati d’animo sono assolutamente agli antipodi. La vittoria di ieri ha lanciato il Milan a +6 dalla Fiorentina quarta in classifica, facendo assaporare per un paio d’ore l’aria da secondo posto, un miracolo dopo che qualche mese fa il Milan finì per essere anche quindicesimo in graduatoria.

Tutta un’altra importanza, dunque, ha trascinato con sè il match tra meneghini e clivensi, match che ha continuato la striscia favorevole contro i gialloblù veneti, ma che soprattutto ha dato al Milan la consapevolezza di avere tra le mani l’accesso alla prossima Champions, restando da vedere se dalla porta principale della fase a gironi o dal retro dei preliminari. La storia insegna che Verona è sempre uno snodo cruciale per l’epoca recente del Milan: lo scorso anno fu una vittoria agrodolce, quest’anno è zuccherosa come un dolce pasquale, sperando che la vera festa possa farsi a maggio, quando si spera si possa avere la certezza di ascoltare ancora una volta quella melodiosa canzoncina dal sapore europeo.

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