PAGELLE/ Abbiati è comunque il migliore, Montolivo deve crescere in chiave europea. Su Constant…

ananananABBIATI 7 – Prende quattro gol, ma è il migliore. Tutto da copione, insomma. L’unico gol su cui forse poteva fare qualcosa di più è il secondo di Messi, ma sul replay è chiaro che Mexes gli copre la visuale.

ABATE 6.5 – Si conferma in un grande momento di forma: è l’unico ad arrivare sul fondo in un paio di occasioni e a giocarsi coast-to-coast alla pari in momenti chiave.

MEXES 5.5 – Resta il più affidabile, ma ha la sfortuna di coprire Abbiati sia sul primo gol (comunque imparabile) sia sul secondo. Di più non poteva.

ZAPATA 5 – Si invola in un paio di occasioni, uscendo dalla linea, come se consapevole di poter ripetere il rocambolesco assist a Balotelli di Genova. Un po’ troppo esaltato.

CONSTANT 4.5 – Parte discretamente bene, poi comincia a “sbarellare” sotto i colpi di Messi e Villa che capiscono in breve da che parte agire con maggior veemenza. Choc dopo il 3-0, uno choc dal quale non si riprende più.

AMBROSINI 5.5 – Non ripete senza se e senza ma la stratosferica gara dell’andata e, suo malgrado, dà il la al gol del raddoppio del Barcellona. Fiato corto e compresenza con Montolivo che penalizza, questa volta, entrambi.

Dal 60′ MUNTARI 5 – Invisibile.

MONTOLIVO 5.5 – Tra la necessità di lanciare le “creste” e quella di supportare l’ardua copertura, finisce per rimanere abbastanza anonimo. Lanci non oltre il livello “elementare” in una gara in cui servirebbe tanto coraggio. Non ancora maturo a livello europeo.

FLAMINI 6 – Anche con la testa fasciata cerca di dare il massimo, ma è difficile fronteggiare da solo per sessanta minuti l’intera mediana blaugrana. E anche Muntari, al suo ingresso, non è che gli dia una gran mano.

Dal 75′ BOJAN 6 – In pochi minuti crea un po’ di movimento in avanti e conferma che, forse, questa poteva anche essere la sua partita.

BOATENG 5 – Molto impreciso, sebbene impiegato da “falso nueve” dai suoi piedi passano molto palloni puntualmente sprecati. Qualche buon recupero a centrocampo, nulla più.

NIANG 5 – Si trova e si troverà nella condizione, già a diciott’anni, di avere sul gobbo il peso di quel palo maledetto. Da ala, si trova subito punta centrale. Un “peso”, sempre per rimanere in tema, che non è ancora in grado di reggere a questi livelli. Nulla di più normale.

Dal 60′ ROBINHO 6 – Ha dato una minima scossa, auspicabile già qualche minuto prima del suo ingresso. Una buona mezz’ora in vista del rush finale di campionato.

EL SHAARAWY 5.5 – Si conferma l’unico a “tornare” e a dare una mano sostanziale in difesa, ma col passare dei minuti perde sensibilmente smalto fino a scomparire completamente. Dovrebbe essere messo maggiormente in condizione di fare il suo lavoro in avanti.

ALLEGRI 5 – Questa volta sbaglia a non stravolgere la squadra quando ancora il risultato, paradossalmente, era recuperabile ovvero prima del 3-0. Deve maturare a tutti i livelli sulla gestione delle partite, in Champions come in campionato. Ciò detto, è stato già un sogno a San Siro: questa sera si è consumato un risultato tutto sommato (quasi) prevedibile.

In corsivo il migliore

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