Pazzo probabile titolare a Genova, teatro di tanti ricordi blucerchiati

pazzini cassanoAppena qualche anno fa, quattro precisamente, Giampaolo Pazzini e un suo compagno di reparto venivano paragonati da molti all’illustre coppia Vialli-Mancini: affiatamento, fiducia e senso del gol alla base per entrambi, con cui trascinarono la Samp in finale di Coppa Italia, poi persa contro la Lazio. Il collega d’attacco in questione era Antonio Cassano, che quest’estate gli ha ceduto il posto al Milan. Da quel giorno si son sprecate le statistiche e le opinioni per stabilire quale tra le due squadre milanesi abbia raccolto più frutti da questo scambio così discusso. Ma questo non ci interessa, e lasciamo ai posteri l’ardua sentenza.

Al Milan serviva una prima punta, pura, proprio come Pazzini, e al Pazzo invece era consigliabile cambiare aria, perché certi calciatori è meglio che abbiano radici mobili, per essere in continua metamorfosi. Dopo un periodo in chiaroscuro, in cui ha dovuto fare in conti con la presenza ingombrante di Balotelli, e di conseguenza abituarcisi, Pazzini sta mostrando di nuovo padronanza del proprio fisico e delle proprie potenzialità. Allegri se n’è accorto eccome, e di fatti lo sta schierando con molta più continuità.

Anche stasera, contro il Genoa, in quello che per lui sarà come un derby, il Pazzo dovrebbe partire titolare, segno della fiducia che tutto l’ambiente nutre nei suoi confronti. Il Marassi custodisce molte delle sue prime prodezze, che ha disseminato con efficacia nei suoi anni in maglia blucerchiata. Oggi, stesso stadio ma un’altra maglia addosso, Pazzini cercherà altri gol, per (ri)marcare il suo territorio e per dimostrare che ora, però, la sua casa è tutta rossonera.

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