Catania: intraprendenza Papu, interdizione assente

catanialazio10_2A San Siro arriva un Catania che, in apparenza, ha poco da chiedere a questo finale di stagione. Gli etnei si trovano in nona posizione, con la certezza di rimanere in Serie A, e distanti cinque lunghezze dall’Europa League. Ma essendoci soltanto quindici punti in palio, da qui al termine del campionato, per la compagine di Maran raggiungere il quinto posto rappresenta un’impresa. Il Milan, però, non deve sottovalutare l’impegno. Servono i tre punti, stasera come non mai. E il Catania, pur navigando in acque tranquille, non ha intenzione di fare da sparring partner. Ma vuole metterci in difficoltà, giocandosela a viso aperto fino all’ultimo.

Maran è in predicato di adottare un 4-2-3-1 mirato all’assicurazione di intensità e dinamismo. Il terzino destro potrà subordinare la fase di copertura a quella di spinta, mentre il laterale di sinistra avrà il compito di rimanere in prevalenza bloccato. I tre trequartisti, specie gli esterni, alterneranno invece la fase propositiva a quella di ripiegamento. Gli etnei non si chiuderanno, ma ci affronteranno alti, applicando pressing e cercando di assumersi l’iniziativa. Ma il Diavolo, con il 4-3-3 di movimento, si troverà nelle condizioni di portarla a casa. Schierando Allegri tre mediani dediti all’interdizione, lo scontro a centrocampo dovrebbe tingersi di rossonero senza problemi. E con i ripiegamenti delle punte esterne, i nostri terzini soffriranno il meno possibile i fantasisti avversari. Così facendo, alzandosi e concedendo varchi il Catania, potremo ripartire con efficacia e colpire.

Punto di forza: rapidità degli attaccanti. Le punte di Maran si distinguono per vivacità e intraprendenza. Dispongono di inclinazione al dribbling e doti da contropiedisti. Sanno approfittare dei varchi a disposizione e dimostrarsi clienti fastidiosi. In merito, gli elementi che al meglio si sposano con le caratteristiche appena elencate sono Gomez e Bergessio. Il papu è in grado creare superiorità numerica, saltando il dirimpettaio con regolarità, mentre il lavandina è in grado di garantire anche un po’ di fisicità. Abbastanza bene anche Castro e Barrientos che, rispetto ai due elementi citati in precedenza, ripiegano maggiormente. Ciò nonostante, il reparto offensivo del Catania manca di concretezza. Gli effettivi in questione non sono finalizzatori. Sono capaci a mettere in difficoltà gli avversari per velocità e imprevedibilità, corrono molto, ma spesso peccano nel momento decisivo. Schierando il Milan tre incontristi e due punte esterne inclini al ripiegamento, bloccando di conseguenza le fasce e aggiudicandosi la supremazia in mediana, l’inventiva del Catania verrà stroncata.

Punto debole: mancanza di interdizione. Lodi e Almiron possiedono un bagaglio tecnico niente male, dal punto di vista della comprensione dello sviluppo delle azioni, non disdegnano. Ma in merito al dinamismo e al recupero di palloni, lasciano a dir poco a desiderare. Quasi mai effettuano tackles vincenti, vengono spesso anticipati e contrastati. Con loro due in mediana, dal momento che anche i trequartisti non torneranno con costanza ma sfioreranno soltanto la fase di rottura, il Milan potrà fare il bello e il cattivo tempo. Basterà una performance ordinaria, per i mediani del Diavolo, per aggiudicarsi lo scontro nella zona nevralgica del campo. Perché lì in mezzo, il Catania presenta una gruviera. Per via della debolezza dei centrocampisti, anche la discreta difesa etnea è destinata a soffrire, visto che azioni di rimessa e uno contro uno sono sempre dietro l’angolo.

Elemento chiave: Gomez. E’ il Papu l’elemento più continuo dell’attacco del Catania. E’ lui la spina del fianco di tutte le difese. Dispone di cambio di passo, ripiega e dribbla con più efficacia, rispetto ai compagni di reparto. Anche dal punto di vista tecnico, riesce a dire la sua. Ma correndo come un forsennato per ampi tratti di gara, è normale che a volte pecchi in lucidità. E’ comunque un elemento pericoloso. Se fosse affiancato da un centravanti capace di fare salire la squadra, il suo rendimento potrebbe essere migliore e il suo potenziale verrebbe espresso nella sua completezza. Peccato che non sia così. Ecco allora che, chiudendo il Milan i varchi della mediana, il Papu rischierà di non rendere al meglio.

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