Disegni, commedie, complotti: non esiste niente. Balo e una punizione severa piena di ombre, anche se…

BaloooCALCIATORI NON ESPULSI (SQUALIFICA PER TRE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA): BALOTELLI BARWUAH Mario (Milan): per comportamento non regolamentare in campo; già diffidato (Quarta sanzione); per avere inoltre, al termine della gara, nel recinto di giuoco, rivolto ad un Arbitro addizionale un’espressione ingiuriosa.

Sono state precisamente queste le parole usate e scritte nero su bianco dal Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel all’interno del comunicato ufficiale (numero 185) pubblicato questo pomeriggio alle 15.58 in punto con i provvedimenti relativi alla 12esima giornata di ritorno di Serie A. Balo è stato giudicato colpevole nei confronti dell’assistente di porta di domenica scorsa al “Franchi” di Firenze Doveri e sanzionato con fermezza applicando il 19esimo articolo (sezione 4a) del Codice di Giustizia Sportiva (“due giornate in caso di condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara”). Provvedimento rispettato alla lettera dopo che Tosel ha sfogliato e letto il rapporto del giudice d’area. Dunque, lo sfogo di SuperMario, dopo aver collezionato all’interno della sfida un giallo ingenuo che lo ha messo fuori dai giochi per Milan-Napoli, nel siparietto post-partita contro la Fiorentina è stato giudicato più grave del previsto. Non solo, come si è detto, “c…. guardi”, ma ingiurie ancora più colorite e pesanti. Almeno questo si evince dal comunicato, in quanto sarebbe impossibile immaginare una squalifica così “larga” per una semplice parolaccia. Sarebbe gravissimo.

Impossibile sapere quello che veramente è successo in quei pochi secondi, l’unico forse potrebbe essere Viviano, il portiere della Fiorentina presente in quel momento. Di sicuro c’è il ricorso del Milan che in queste ore si sta già muovendo per preparare l’arringa difensiva. I rossoneri dovranno fare a meno del suo simbolo più decisivo anche con la Juventus e, a meno di difficili sconti, Catania; il Napoli Balotelli lo avrebbe comunque saltato dopo aver preso l’ammonizione ed essendo in diffida. Una decisione molto simile a quella che aveva colpito Ibrahimovic l’anno scorso, punito per 3 giornate dopo lo scontro con Aronica in Milan-Napoli, che lo costrinse a saltare la Juventus. Attenzione: la squalifica per l’episodio con Doveri è stato sanzionato con due giornate, tre sommate al cartellino sventolato giustamente al 70’ da Tagliavento. Ma c’è qualcosa che non torna.

Perché nello stesso comunicato, per esempio, il nerazzurro Schelotto, “protagonista” di una rissa dopo Inter-Atalanta se l’è cavata con una sola giornata, così come Cambiasso che una settimana fa veniva graziato con un turno di squalifica dopo il fallaccio su Giovinco. Stesso discorso per Cigarini. Giusto per citare i più ravvicinati. Episodi più gravi ed appariscenti, ma che evidentemente hanno toccato un’altra Giustizia Sportiva. Nessun accanimento contro l’Inter, precisiamo: qualche mese fa Cassano e Ranocchia, infatti, avevano subito lo stesso identico trattamento di Balotelli. Quello che fa più male, smentito, speriamo, una volta per tutte, è il clima che qualcuno ha voluto pensare, creare e alimentare nel corso delle ore più recenti. Un disegno, una commedia, un accordo sottobanco che non esiste e non è mai esistito. Un complotto gridato all’inverosimile, ma mai esistito.

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