Raiola confessa: “E’ stato Balotelli a volermi come suo procuratore. Non ho mai fatto il pizzaiolo”

130451 Mario Balotelli con il suo procuratore Mino RaiolaE’ da molti considerato l’indiscusso re del calciomercato, per la sua capacità di dare vita a trattative che sulla carta paiono impossibili. Nella sua scuderia vanta fenomeni del calibro di Balotelli, Van Bommel, Ibrahimovic, Hamsik e Mkhitatyan e futuri top player come Pogba, Weiss e Salamon.

Stiamo ovviamente parlando di Mino Raiola, che ha concesso una lunga intervista alla nota rivista transalpina France Football, parlando innanzitutto di come è nato il suo rapporto lavorativo e personale con SuperMario: “Tutti i maggiori agenti “marcavano” Balotelli per accaparrarsi la sua procura; io ero il solo a non correre dietro Mario. Lui si allenava tutti i giorni con Ibra, che riteneva il più forte giocatore di tutti. E sapeva che ero io il suo agente, quindi ha voluto che lo seguissi“. Da sempre il procuratore italo-olandese viene chiamato “pizzaiolo” per l’attività svolta con la sua famiglia emigrata ad Haarlem, nei Paesi Bassi: “Non mi offende perché è un lavoro onesto e degno del massimo rispetto. Ma le cose stanno così: la mia famiglia aveva un ristorante a venti chilometri da Amsterdam, frequentato anche dalla regina d’Olanda. La sera davo una mano a mio padre, lavando i piatti, i pavimenti, sistemando i tavoli e facendo il cameriere. Ma non ho mai saputo fare una pizza, semplicemente perché non ne ero capace“.

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