Un terzo posto da conservare, il calendario ci aiuta. E i preliminari non sono poi una iattura…

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Il terzo è il nostro posto e vale quanto uno scudetto. Leggiamo insieme la formazione di Milan-Napoli. Abbiati, Abate, Mexes, Zapata, Constant, Flamini, Muntari, Montolivo, Boateng, Pazzini, Robinho. Suppergiù la formazione titolare dell’estate scorsa. Con Nocerino al posto di Flamini e De Jong invece di Muntari. Ma siamo lí. Eh sì perchè i vari De Sciglio, Niang ed El Shaarawy non partivano titolari. Nossignori, nemmeno il Faraone. Non parliamo di Balotelli che non sembrava nemmeno lontanamente un affare possibile. I critici parlavano di smobilitazione, i milanisti di cessione societaria, i detrattori di Serie B.

Nove mesi dopo Allegri ritrova la stessa squadra. Con 59 punti, il terzo posto e tanti campioncini sui quali costruire il futuro. Con costi sostenibili. In mezzo i mesi delle sconfitte, gli esperimenti e la crescita continua. Un girone di ritorno senza sconfitte e da primi in classifica. Oltre a un godurioso 2 a 0 sui marziani del Barça. Mi spiace ragazzi ma il Milan ha fatto il vero miracolo della stagione. Ieri ha giocato alla pari con il Napoli, ma a inizio stagione erano gli azzurri a dover lottare con la Juve per il primato. Hanno investito tanto e trattenuto Hamsik e Cavani a colpi di milioni. Probabilmente e giustamente arriveranno secondi loro. Ma terzo non doveva arrivare il Milan che ha venduto tutti. Terza doveva arrivare la Fiorentina ce ha speso una fortuna e trattenuto Jovetic. Terza doveva arrivare l’Inter, che ha speso tanto ed era a -1 dalla capolista. Terza doveva arrivare la Roma, un’altra che chiude con il bilancio in pesante passivo. E invece ci siamo noi, con una squadra giovanissima e un bilancio che sorride. Quindi no. Non ci rovinerá nessuno il nostro campionato e la nostra esaltante rimonta.

Sí d’accordo potevamo completarla agganciando il secondo posto ma a Firenze, anche quest’anno fatale, ci hanno sgonfiato le gomme. Sul 2 a 0 e senza squalifica di Balo potevamo crederci davvero. Poi ci siamo fermati davanti a Tagliavento e davanti alla nostra giovane ingenuitá. Ma va bene cosí. Ora pensiamo a conservare il terzo posto anche perché, Juve a parte, abbiamo un calendario in discesa. Il terzo posto e dunque i preliminari potrebbero non essere un male. Iniziando la preparazione 15 giorni prima e arrivando al top a fine agosto potremmo presentarci alla prima di campionato finalmente in buone condizioni e magari tentare di vincere le prime partite, cosa che non ci é mai capitata negli ultimi 10 anni, da Ancelotti ad Allegri. Evitare la partenza ad handicap potrebbe essere la strada piú facile per lo scudetto.

E cosí scopriremmo che i famigerati preliminari non sono per forza una iattura ma magari un beneficio. Anche la storia ci dá una mano: le ultime due volte che li abbiamo fatti, contro Slovan Liberec e Stella Rossa, poi abbiamo vinto la Champions. Direi che i nostri giovani campioncini possono tranquillamente rinunciare a 10 giorni delle loro principesche vacanze. Cosi come possono stare una sera in panchina perché nessuno deve sentirsi intoccabile a 20 anni. Non lo era neanche Messi. Cosi come non devono abbandonarsi alle reazioni, qualunque cosa accada. Perché il bene del Milan viene prima di tutto. E il Milan é abituato a correggere i propri errori, non a prendersela con gli altri. In questo siamo davvero diversi, speciali. Non come chi é passato dallo Special One allo special Uan, il pupazzo.

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