Milan, Chiellini: “Balotelli ed El Shaarawy non bastano, dobbiamo crescere come gruppo”

balotelli ed el shaarawyDurante la conferenza stampa odierna a Coverciano, in ritiro con la Nazionale, Giorgio Chiellini ha trattato diversi temi delicati per l’ambiente azzurro, ha parlato della stagione passata e ipotizzato degli scenari per quella futura. Tra le righe ha parlato anche di due giocatori rossoneri: Balotelli ed El Shaarawy. Fondamentali per il Milan, ma molto importanti anche per la squadra azzurra. Entrambi sono in forte dubbio per l’amichevole contro San Marino: Stephan El Shaarawy a causa di un trauma contusivo al piede destro, rimediato in allenamento in uno scontro fortuito con Angelo Ogbonna, e Mario Balotelli per il riacutizzarsi del dolore alla schiena che lo aveva condizionato nelle ultime giornate di campionato.

Sarà difficilissimo vedere in campo il Faraone, mentre per SuperMario il medico della Nazionale non si sarebbe ancora  pronunciato. In ogni caso, i due attaccanti del Milan dovrebbero essere a disposizione il 7 giugno contro la Repubblica Ceca, partita valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2014. Il difensore della Juventus riconosce la forza dei due attaccanti rossoneri e sul tema del razzismo, “rimprovera” Balotelli: “In Europa non ci sono tante Nazionali con giocatori giovani e importanti come i nostri. Basta vedere l’attacco azzurro con El Shaarawy e Balotelli. Ovviamente non bastano, neanche Messi vince da solo, quindi l’importante sarà crescere come gruppo“.

Sulla minaccia di Balotelli di lasciare il campo in caso di cori razzisti: “E’ necessario distinguere il razzismo dalle questioni personali. I cori a sfavore colpiscono tutti, è una cosa normale. Ma il razzismo ne deve rimanere totalmente fuori. Quando si parla di razzismo non esiste né il colore della pelle né la rivalità, deve essere vietato a prescindere. Se sento un coro contro Balotelli è sbagliato ma va accettato, discorso diverso sarebbe se il coro fosse di stampo razzista. Uscire dal campo non però non sarebbe la soluzione giusta. Ci sono delle persone preposte a decidere: noto che c’è grande volontà da parte di tutti di combattere il razzismo e la violenza, situazioni che non dovrebbero vedersi negli stadi”.

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