Il Diavolo nel segno della continuità: chi ha perso e chi guadagnato credibilità?

F. Villa - Collaboratore SpazioMilan.it
F. Villa – Collaboratore SpazioMilan.it

Come in ogni trattativa che si rispetti, anche in quella di domenica sera a Villa San Martino, ognuno degli attori protagonisti ha ottenuto qualcosa e allo stesso tempo concesso qualcos’altro. In modo figurato s’intende, ma è evidente che vi sono state concessioni reciproche, altrimenti il risultato non avrebbe portato alla riconferma di Allegri.

In primis il Mister ha accettato di rimanere anche con un solo anno di contratto, senza puntare i piedi per un eventuale prolungamento dello stesso. Gesto apprezzabile ed apprezzato, che lo pone in una posizione scomoda a partire da giugno 2014. Ha tacitamente espresso la volontà di restare a Milanello, sin dai primissimi giorni successivi a Siena-Milan, mostrando un interesse relativo nei confronti del progetto Roma e senza mai sbandierare ai quattro venti contatti con il club giallorosso. La sua riservatezza ha fatto sì che nessuno in via Turati potesse risentirsi. L’ad, i big della squadra e parte della tifoseria, hanno palesato la loro preferenza verso il tecnico, il quale in sostanza ritiene, forse a ragion veduta, di esser meno precario al Diavolo con un solo anno garantito, piuttosto che con tre anni a Trigoria, dove non è così facile concludere, per intero, la stagione.

Di sicuro, se quest’estate l’agenda rossonera potrà vantare una certa continuità, lo si deve innanzitutto ad Adriano Galliani. La sua ponderata fermezza, il suo equilibrio e la sua pazienza non rappresentano di per sé una novità, ma stupisce sempre come queste doti vengano rispolverate e accresciute ad ogni occasione. Imperturbabile o quasi, ha saputo gestire anche attraverso i media lo sgraziato balletto inscenato dai piani alti. E’ stato costretto, a ricucire i rapporti tra Presidente ad allenatore, negando l’evidenza e sfiorando a tratti, suo malgrado, il ridicolo. Alla fine tuttavia ha ottenuto ciò che desiderava, mettendoci per di più come al solito la faccia.

Chi da questa situazione uscirà certamente vincitore è il patron Silvio Berlusconi. Vox populi, ragioni di bilancio e mancanza di un’alternativa universalmente condivisa, hanno indotto il numero uno rossonero a concedere un’altra chance al Conte Max. Chissà se, durante la cena, sarà riuscito a inculcare ad Allegri alcune delle sue idee tecnico-tattiche. In ogni caso, al di là del suo passo indietro mal celato, nel corso della prossima annata potrà comunque affermare: ‘ve l’avevo detto…’. La sua posizione costantemente ambigua, gli concede la possibilità di poter esser dalla parte della ragione sia in caso di Scudetto, sia in caso di fallimento.

Twitter: @fabryvilla84

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