Dolcetti: “Il nostro è stato un miglioramento continuo. Per lo scudetto nessuna favorita, ma la Juve…”

DolcettiTra poche ore i suoi ragazzi scenderenno in campo a Gubbio per i quarti di finale contro il Catania, Aldo Dolcetti intanto fa il bilancio ai microfoni di legaseriea.it. “Il percorso, come è logico che fosse, è stato un miglioramento continuo con costanti miglioramenti di tutte le individualità, che reputo essere la cosa più importante. I risultati di squadra sono stati una diretta conseguenza e la vittoria più importante, anche perché decisiva per la classifica, è stata quella in trasferta del derby“.

Sulle avversarie: “Credo che le otto squadre che si sono qualificate sono state senz’altro tra le migliori, poi è chiaro che qualche altra squadra sarebbe potuta rientra in questa cerchia ristretta, ma d’altronde ci sono la classifica, i play off, le finali, per cui in linea di massima direi di si. Per quanto riguarda la squadra che maggiormente mi ha impressionato quest’anno direi senz’altro la Juventus, che si sta confermando una squadra importante, che già lo scorso anno aveva fatto qualcosa di importante, che sta riproponendo ancora in questa stagione. Forse la Juventus è la squadra più quadrata e più convincente“.

Sul Milan invece: La mia squadra è in linea con quello che riteniamo il modello Milan, ha sempre cercato di proporre il gioco. Siamo una squadra che ha fatto solamente un pareggio in tutto il campionato, abbiamo subito tanti gol, ma ne abbiamo fatti altrettanti, che hanno portato ad un elevato numero vittorie, per cui è chiaro che è una squadra con pregi e difetti ed essendo queste partite delle finali noi le potremmo vincere come perdere”.

Sulla favorita per la vittoria finale: “Prima ho parlato della Juventus come la squadra che sta dando continuità in questi anni. Secondo me in questo lotto di otto squadre non c’è una vera favorita, credo che tutte possano fare qualcosa di importante e magari fare lo scherzo a quelle più blasonate”.

In generale sui giovani: Ce ne sono senz’altro: credo che giovani forti in Italia ci siano sempre e non siano mai mancati, bisogna però migliorare il movimento del settore giovanile, ma i giocatori, ovvero la materia prima, non manca mai e quindi, a parer mio, ci sono in queste finali dei giovani importanti”.

Infine personalmente: “Io credo che per uno che allena è chiaro che vede come possibilità tutto, bisogna però fare i conti anche con la realtà ed è per questo che dico e rispondo: certo che sono pronto per allenare qualsiasi squadra, ma sono anche entusiasta di poter dare il mio contributo per cercare di lavorare dentro questo ambiente, l’ambiente calcio, e ad esempio quello che sto facendo dentro ad una primavera di elite sia già qualcosa di bello e importante”.

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