MUNTARI, Sulley: 5

muntari (spaziomilan)Dal goal fantasma alla stagione fantasma, è proprio il caso di dirlo. Già, perché lo scorso anno di SULLEY MUNTARI si era fatto un gran parlare per l’ormai tristemente celebre goal non convalidato nello scontro diretto a San Siro contro la Juventus. Tutta l’annata, però, era stata nel complesso assolutamente positiva e aveva lasciato presagire interessanti margini di miglioramento. Purtroppo, invece, l’involuzione è stata netta e evidente. Tornato  in campo a inizio 2013 dopo un surreale infortunio al crociato rimediato in estate, Muntari non ha mai del tutto recuperato la condizione atletica e non ha saputo garantire quell’apporto di quantità e grinta che tutti si aspettavano. Spesso svagato e quasi svogliato, non ha praticamente mai, tra l’altro, sfruttato quel sinistro da fuori che tante soddisfazioni in più potrebbe dargli. Perché?

MOMENTO FLOP Siccome sarebbe troppo facile dire “tutta la stagione”, preferiamo focalizzarci su due partite che tanto avrebbero dovuto significare tanto per tutta la squadra e che invece, suo malgrado, lo hanno eletto a protagonista in negativo: la sfida diretta per il secondo posto contro il Napoli a San Siro e il pareggio casalingo, 0-0, ottenuto contro la Roma. Contro la squadra di Mazzarri la bocciatura è stata totale: ha perso in maniera netta il confronto diretto con l’azzurro Behrami, non ha garantito quella copertura necessaria ad impedire le ripartenze avversarie. Ancora più grave quanto accaduto nel primo tempo della partita contro la Roma di fine stagione: in un momento di difficoltà e appannamento collettivo lasciare i propri compagni in dieci per proteste equivale a una leggerezza imperdonabile.

MOMENTO TOP Nessun dubbio a riguardo: la sfida d’andata degli ottavi di finale di Champions contro il Barcellona. La sfida che tutti aveva fatto sognare, la sfida che aveva fatto sperare in un cambio di rotta. Con la sua corsa e il suo movimento senza palla aveva disorientato i più quotati colleghi blaugrana, aveva realizzato il goal del 2-0 seguendo in modo magistrale l’azione targata Niang – El Shaarawy, si era distinto per impegno e spirito propositivo. Occorre ripartire da lì.

 

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