L’immobilismo di un mercato da sbloccare per essere alla pari delle concorrenti nella prossima Serie A

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it.

L. Dimitri - Redattore SpazioMilan.it
L. Dimitri – Redattore SpazioMilan.it

Mario Gomez alla Fiorentina, Tevez e Llorente alla Juventus, Callejon (per ora solo lui) al Napoli, Belfodil ed Icardi ad un Inter che diventerà più giovane con una squadra che si dedicherà esclusivamente al Campionato, una Lazio che non smantella anzi rilancia con l’ingaggio di Felipe Anderson (in passato obiettivo di mercato dei rossoneri), Strootman, altro giocatore seguito dal Milan, vicino ad una Roma che potrebbe tornare presto competitiva visto il potenziale di giovani che nelle mani. Insomma, manca ancora tanto alla chiusura del calciomercato e tutto può ancora succedere ma allo stato attuale delle cose c’è già tanta carne al fuoco.

Il Milan si presenta al raduno con Poli e Saponara uniche facce nuove, smentisce che gente come Ljajic ed Honda possa arrivare già in estate e non riesce a vendere giocatori che ormai non sentono più la maglia rossonera attaccata addosso. Questo preoccupante immobilismo allunga ancora di più, semmai ce ne fosse bisogno, il gap dalla Juventus e mette tutte le altre citate prima, se non davanti, almeno (chi più, chi meno) quasi sullo stesso piano dai rossoneri. D’accordo, in Via Turati il vero e proprio colpaccio che sposta gli equilibri era stato fatto a gennaio con l’arrivo di Balotelli, la conferma di El Shaarawy può rappresentare un’importante segnale di continuità con quanto era stato cominciato un anno fa e la società continua con una politica oculata che punta sui giovani per ripartire, ma qualcosa va fatta.

Intendiamoci, non parliamo di spese folli e acquisti per cui svenarsi, ma di alcune piccole modifiche ed aggiustamenti che possano rendere la rosa di Allegri ancora più competitiva. Il diktat del “vendere prima di comprare” è entrato ormai nelle menti di tutti i milanisti ma è proprio da lì che bisogna partire. Cercare una sistemazione a gente come Robinho, Boateng, Antonini, Nocerino che potrebbero avere un po’ di mercato e a cui farebbe bene, per vari motivi, cambiare aria. Da lì costruirsi un tesoretto per chiudere da subito con Honda, cercare una seconda punta giovane e duttile (Ljajic corrisponde all’identikit perfetto) e rimpolpare centrocampo e difesa con un inserimento giovane e di qualità.

Niente spese folli, quindi, solo manovre oculate ed intelligenti che potrebbero permettere al Diavolo di avvicinarsi alla Juve e cercare di giocarsi lo Scudetto fino alla fine, non temere la concorrenza delle altre “cinque sorelle” e fare più strada possibile in Europa (sperando ovviamente che si tratti di quella più nobile). Questo può avvenire con una rosa che possa avere i giusti ricambi e opzioni di qualità in ogni reparto del campo, almeno un doppione affidabile per ogni ruolo, e per fare questo qualcuno deve riempire le caselle che ancora sono vuote.

Twitter: @lino850

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